Malasanità: la rimandano a casa ma muore per un troddiu arressu

OSCHIRI. Deceduta poco fa la povera Maria Doloretta, cinquantenne di Oschiri, che ieri era stata trasportata d’urgenza in elicottero all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.
Era un giornata come tutte le altre per Maria Doloretta, fino a quando quella che apparentemente sembrava un’azione quotidiana avrebbe avuto complicazioni disastrose: quella che pareva essere una normalissima transustanziazione di aria ingerita e gas in troddio, avrebbe presto avuto una complicazione gravissima chiamata in linguaggio medico “troddiu arressu”.

Ecco però come sarebbero andate le cose per la povera Doloretta: l’aria, durante l’atto di attraversamento dell’intestino crasso, invece di continuare il suo consueto percorso ed uscire dall’ano, avrebbe imboccato la strada nel senso di marcia opposto per poi esplodere felicemente all’interno dello stomaco della donna fogulando l’intero sistema immunitario della donna. Alla sventurata sarebbe salita presto la febbre all’incredibile temperatura di 36,7° C e quindi l’urgenza di andare in ospedale per ulteriori accertamenti.

I medici però, preso nota del caso, avrebbero di fretta rilasciato la diagnosi: è solo una febbre passeggera, “t’edessere cussu virus” avrebbe detto il capo reparto di patologia Antoni Istudiadu, congedando così Maria e rispedendola subito a casa.

I medici però, nonostante su fiagu emanato dai pori della pelle della donna, non si sarebbero accorti del pericoloso troddiu arressu che stava per esplodere con conseguenze inevitabili: la donna sarebbe morta un’ora dopo il suo rientro a casa, insieme al marito che l’assisteva e che sembrerebbe morto anche lui per via delle micidiali esalazioni dei potenti gas anali.

 

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