“Cando est nadu Cucù in sa grutta”, la censura arriva anche in Sardegna

BARUNEI. Al posto di Gesù la parola cucù. La decisione delle maestre della scuola elementare De Amicis di Agna di modificare il testo della canzone della recita di Natale, eliminando alcuni riferimenti della tradizione cristiana, ha creato non pochi malumori tra i genitori. Una censura che ha fatto discutere, ma che ha lasciato il segno anche in Sardegna, nel paesino di Barunei, situato vicino a Barumini, ma anche a Baunei.

È dal 1929 che la novena natalizia nell’isola è resa ancor più caratteristica dalle splendide Cantones de Natade di Pietro Casu di Berchidda, cantate praticamente ovunque. Tuttavia lo scrittore berchiddese non aveva di certo potuto prevedere che nel 2023 nelle scuole della sua amata Sardegna sarebbero stati presenti tanti musulmani, ed ancor meno meno avrebbe previsto dogni macchine del mondo moderno (tutte le autovetture del mondo moderno ndr).

Dunque nel piccolo centro di Barunei alcune maestre progressiste ma anche tradizionaliste, avrebbero deciso di far cantare nella loro scuola elementare le celebri Cantones de Nadale depurate da quei riferimenti eccessivamente cristiani. Come nella sopracitata scuola lombarda Cucù avrebbe preso il posto di Gesù, trasformando la nota “Cando est nadu Gesus in sa grutta” in “Cando est nadu Cucù in sa grutta”.

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