“Cottu o no cottu su fogu l’at bidu”: così i sardi combattono il caro bollette

SARDEGNA. I vecchi non sbagliavano mai un colpo, lo sappiamo bene in Sardegna, dove il serbatoio de sos dicios, soprattutto nei momenti di difficoltà, accorre a dar manforte agli audaci figli della nostra isola. Ovviamente non potevano mancare quelli da poter ascrivere e attuare con efficacia contro la crisi economica e al relativo caro bollette (sas barras a sonette ndr).

È notizia dell’altro giorno che nel cuore del Logudoro, nella “ridente” cittadina di Ozieri – (le virgolette son d’obbligo, perché anche ad Ozieri oggi ci sarebbe molto meno da ridere e molto più da frastimare che in passato) – un’anziana, classe 1930, avrebbe spiegato ai nipoti che quanto detto dal premio nobel Parisi sul cucinare la pasta a fuoco spento, non fosse nulla di nuovo per i sardi. La cariatide donna, Mariedda Risparmiu (per le amiche Mariedda Ganzu), avrebbe così spiegato ai nipoti un’antica pratica da poter esser riesumata per l’inverno e, alla faccia del Parisi, da applicare su tutti gli alimenti e non solo cun sos maccarrones!

Mariedda avrebbe spiegato dunque al nipote che quando si cucina qualcosa, ma si ha paura chi sa bombola finat propriu de dominiga (finisca di domenica ndr), si può ricorrere al diciu “cottu o no cottu su fogu l’at bidu”, applicabile nei contesti più disparati.

Ecco dunque come cuocere tutti i cibi dando loro solo un piccolo assaggio di fuoco: dalla pasta a fuoco spento, alla fettina al sangue (mancari siet de porcu), sino ad arrivare al pesce, al quale però verrebbe in aiuto la modernità, la moda, e la mania di essere tutti un po’ alternativi.

Ecco dunque che proprio ieri il nipote della donna, dopo aver assaggiato la carpa fatta al forno reperita in qualche fiume un po’ pudido della zona, avrebbe esclamato: “nonna ma custu est sushi!” (nonna ma questo è sushi! ndr). Provocazione alla quale la nonnina avrebbe risposto pacatamente: “faedda pulidu no siet chi nonna ti che fattat ingullire sas barras!” (parla pulito perché nonna ti fa deglutire i denti ndr).

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