Gianni Chessa: via al Green Passu Torrau per accedere nei bar e ristoranti sardi
CAGLIARI. Mentre la Sardegna brucia e si continuano a tagliare i fondi che potrebbero servire per una prevenzione in grascia ‘e deus, la magnifica giunta regionale (che avrà anche il coraggio di ricandidarsi) pensa ai veri problemi dei sardi (ma anche italiani), ma soprattutto dei continentali. Perché, sono anni che lo ripetono, senza il turismo dei ricchi la Sardegna sarebbe ancora ai tempi del baratto.
L’idea geniale arriva stavolta dae cussu mazzone (da quella vecchia volpe ndr) di Gianni Chessa, “assessore al turismo”. Come incentivare gli arrivi nell’isola? È ovvio! Facendo leva su un’identità di plastica, che fa breccia nei cuori di molti che la Sardegna no ischin mancu inue est collocada! Via dunque a ristoranti e tzilleri pronti ad indossare degli pseudo vestiti tradizionali, pro liccare sos pes a sos turistas (per leccare i piedi ndr), perché linghere s’istampa ‘e su cu…glieri non era ancora abbastanza!
Eccoli dunque i Mamuthones pronti a servire “un’ampulla e duas tazzas”, con sos Issohadores pronti a frustare le mani de sos istranzos (degli stranieri ndr) che si azzardano a cumbidare in bidda anzena; ecco i Boes e Merdules pronti a servire la carne infilzandola nelle corna della loro maschera. Insomma un po’ come andare a Roma ed essere serviti da gladiatori e soldati dell’esercito romano. In confronto la costruzione del Nuraghe a Cagliari, era un’idea Geniale!
Siccome le idee del cactus alimentano altre idee del cactus, sarebbe arrivata la controproposta fulminea di alcuni askari ristoratori isolani. Visto e considerato l’obbligo di Green Pass per poter accedere a bar e ristoranti, alcuni ristoratori, per mantenere il giusto livello di ridicolo nei loro locali, avrebbero fatto una proposta concreta: per accedere, ove camerieri e baristi siano provvisti di “abiti tradizionali”, vigerà l’obbligo del Green Passu Torrau (se non lo sai ballare, non entri).
L’idea è stata accolta con entusiasmo dall’assessore Gianni Chessa, il quale avrebbe spiegato che per rinnovare il pass, sarà sufficiente presentarsi agli uffici del proprio comune ogni nove mesi, affermando di essere sardi ma anche italiani, oppure semplicemente rivotando Lega Nord alle prossime elezioni!
È al vaglio della giunta la proposta che a Sassari permetterà ai turisti di essere serviti direttamente dai candelieri. Secondo l’assessore Mario Black però, “ci potrebbe stare!”