Papa Francesco smentisce: “Santu Lazzaru non era un imbreagone”

SANTU PEDRU IN ROMA. Un Papa Francesco in gran forma quello che questa mattina ha indetto una conferenza stampa per smentire (successivamente alle dichiarazioni sulla bagassa di Pio IX) il detto che vorrebbe Santu Lazzaru come un grande imbreagone.

Pare che Ciccheddu non fosse al corrente, fino ad alcuni giorni fa, del famoso detto “cottu che Santu Lazzaru”. Ne sarebbe però venuto a conoscenza in una maniera un po’ singolare: alcuni Cardinali sarebbero rientrati dopo una tre giorni no-stop di spuntini presso il piccolo attico del Cardinal Bertone e sarebbero stati visti barcollare in piazza San Pietro. Giunta voce al Papa del fattaccio, questi avrebbe chiesto ad un sacerdote di passaggio il motivo della strana andatura: “Ca sun cottos che Santu Lazzaru, o Ciccheddu! (giacchè hanno un tenore alcolico paragonabile a quello di San Lazzaro, o Ciccheddu ndr)”.

Incuriosito dal modo di dire, il Papa avrebbe indagato a fondo presso gli archivi vaticani (convocando anche importanti storici di fama internazionale) arrivando a fare tutta una serie di scoperte: pare infatti che Santu Lazzaru fosse un mezzo droghino all’epoca dei fatti e che ogni tanto ci andasse giù pesante. Il detto originario era infatti “fattu che Santu Lazzaru” ma che all’epoca (vista la scarsa reperibilità di droghe) aveva poca diffusione. Una attenta operazione di marketing avrebbe quindi portato ad applicare il detto all’alcolismo per facilitarne la diffusione e sarebbe dunque divenuto “cottu che Santu Lazzaru”.

“Un falso storico -ha concluso il Papa- ma anche la donazione di Costantino era un falso e abbiamo fatto finta di niente per secoli, quindi ignoreremo anche questo. Anche perché nelle feste bisogna cuocersi come Santu Lazzaru… perché senza vino non c’è festa!”

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