Pattada. Muratore guarda il progetto “dioi” anziché “diai”: il palazzo gli esce a rovescio

PATTADA. A volte son le più piccole ed impercettibili differenze, come quella che appunto intercorre tra “dioi” e “diai” che possono fare la differenza. Lo ha imparato a sue spese Pedr’Antoni Calchina, mastru ‘e muru di lungo corso di Pattada.

Qualche mese orsono all’uomo era stata infatti commissionata la costruzione di un nuovo palazzo alla periferia del paese. Discutendo con l’ingegnere per fare le stime preliminari in cantiere e organizzare il lavoro, il muratore si sarebbe trovato spiazzato dalla forma leggermente inusuale dell’edificio e per evitare errori avrebbe chiesto conferma all’ingegnere: “Signor ingegnere, ma questo progetto va guardato dioi o diai?” – “Diai signor Calchina, mi sembra ovvio”

Il problema vero e proprio sarebbe sorto il giorno successivo quando l’uomo, dimenticatosi di come andasse guardato il progetto, avrebbe dapprima cercato di ricordare le istruzioni dell’ingegnere (senza successo) ripiegando poi sulla soluzione secondo lui più intuitiva: “Sicuramente va guardato dioi, progetti che si guardano diai non ne ho visto mai”.

Nonostante qualche difficoltà per far rimanere in equilibrio l’edificio (ma guarda un po’ questi progetti strani dei tempi odierni!), l’uomo sarebbe riuscito a far valere tutta la sua maestria costruendo il palazzo in tempo record. Solo al momento della consegna dei lavori l’ingegnere si sarebbe finalmente presentato in cantiere scoprendo la clamorosa castroneria che l’uomo aveva compiuto.

L’edificio è stato comunque consegnato ai clienti finali spacciandolo spudoratamente per un innovativo progetto futuristico, modello per le case del domani!

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