“Volevo mandarla al sindaco”. Si giustifica il sardo che ha inviato proiettili a papa Francesco

ROMA. Un gesto ignobile che, se fosse andata veramente come i mass media avrebbero fatto credere, mostrerebbe inequivocabilmente quanto in basso possa cadere il genere umano, così come il gesto sia specchio della pochezza d’animo del mittente. Tuttavia è un anno e mezzo che i mass media non ne azzeccano una, ed anche stavolta avrebbero preso un granchio!

Il disguido sarebbe nato lo scorso anno quando Bore Fadiga, disoccupato di 57 anni, avrebbe promesso al neo-candidato sindaco del paese di Barunei (tra Baunei e Barumini ndr) il suo voto per le imminenti elezioni. La prassi, nelle bidde, è sempre la stessa: deo ti voto e tue mi das su tribagliu (io ti voto ma tu mi dai il lavoro ndr). Un vincolo a cui i Sindaci, una volta ottenuta la carica, sarebbero obbligati a rispettare, sempre che non vogliano trovarsi a caddu a s’ainu in men che non si dica. Il neo-candidato però, Istevene discalculu (che già alle elementari era noto per non saper fare i conti), si sarebbe fatto prendere la mano, perdendo il conto e promettendo il lavoro a troppe persone: tutte avrebbero dovuto lavorare come netturbini, in s’alga.

A rimanere fuori dal giro sarebbe stato proprio il Fadiga che, non avendo terreni e asini su cui accaddare (metter a cavallo ndr) il sindaco, avrebbe optato per metodi alternativi, i pallettoni inviati per posta. La situazione sarebbe diventata rocambolesca grazie all’involontaria complicità del nuovo postino, Antoni Rimbambidu, che avrebbe inavvertitamente scambiato due lettere: quella che chiedeva preghiere per la fine della pandemia, inviata da Mariedda Bonucoro sarebbe stata inoltrata al sindaco invece del papa; mentre quella con i pallettoni per il sindaco sarebbe arrivata al pontefice.

Scoperto l’errore l’uomo si sarebbe subito scusato con papa Francesco che, comprendendo il gesto disperato, avrebbe provveduto a sistemare le cose, aiutandolo l’uomo ad inviare i proiettili al giusto indirizzo, nonché munendolo di un asino per un’eventuale prossima occazione!

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