Renzi: “In Sardegna taglio alle accise sulla benzina, le aumenteremo sulla birra”

ROMA. Il famoso taglio sulle ridicole accise che gravano sul costo della benzina italiana è finalmente giunto! Come promesso qualche secolo fa, il governo Renzi ha cominciato a prendere in considerazione la vaga idea di pensare a tagliare qualche infinitesimale accisa sui carburanti. Ovviamente, per ogni euro risparmiato dai consumatori ne devono entrare allo Stato almeno altri 3 se no la manovra di taglio non avrebbe senso. Ma dove trovare i soldi?

Gli esperti economisti non sapevano più dove sbattere la testa, ma ecco che il premier ha avuto la sua geniale intuizione: durante le vacanze in Sardegna, il capo del governo aveva avuto modo di vedere di persona che le statistiche che vedono la Sardegna in testa sul consumo medio di birra pro capite non erano state inventate… ma fin qua niente di strano. La malsana idea sarebbe arrivata origliando un tavolino di incauti bevitori domenicali: il gruppo discorreva signorilmente sui punti di forza e di debolezza della dissertazione “De mundi sensibilis atque intellegibilis forma et principiis” di Immanuel Kant, quando uno di loro (andando leggermente fuori tema) avrebbe esclamato “Compa’, già è cara la benzina, ma se ci tassano la birra siamo rovinati”.

Ed ecco quindi la scintilla che avrebbe innescato l’idea: numeri alla mano, in Sardegna sarebbero più i litri di birra bevuti dai padroni, che quelli di benzina bevuti dalle rispettive automobili. Quindi, come la logica matematica impone, per le finanze statali sarebbe più conveniente tassare i beni di maggior consumo e così sarà: nel nuovo decreto “milli cazzadeddas, ma pagade miserabiles” saranno introdotte le accise sulla birra. Il decreto entrerà in vigore nei primissimi giorni del prossimo mese e si calcola che causerà un’impennata dei prezzi della birra al dettaglio arrivando finanche a triplicarli.

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