Ritrovato Mesina. Era a Desulo ma con la mascherina non lo si riconosceva

DESULO. È passato più di un anno e mezzo da quando Graziano Mesina, ex primula rossa del banditismo sardo, ha fatto fagotto ed è partito per nuove mete di fulgore. Sì, perché a 79 anni suonati, tutto è sicuramente bello pur di non ritornare tra le sbarre.

Nonostante le forze dell’ordine si siano prodigate sin dal primo momento per ritrovarlo, l’ex bandito sembrerebbe essersi volatilizzato nella udda nel nudda. Un’altra notizia, secondo la quale il Mesina si fosse suicidato nei pressi di un laghetto a Orgosolo, sarebbe stata smentita dal bandito stesso che, citando totti, avrebbe lasciato un biglietto in loco con su scritto “vi ho purgati ancora”. Biglietto prontamente fatto sparire dalle forze dell’ordine.

Le ultime notizie sono arrivate stamane proprio dal paese natale del poeta Montanaru, e proverebbero che l’uomo non si sarebbe mosso dae incue. Il Mariane Mesina infatti avrebbe sfruttato a suo favore un piccolo inconveniente capitatogli tempo prima in negozio: una anziana desulese, trovatasi a casa a fare i ravioli di patate, si sarebbe ricorda all’ultimo momento di non avere le patate, decidendo pertanto di mandare Grazianeddu in negozio a rimediare, ovviamente munito di mascherina e pistola (cussa de isprai igienizzante).

Grazianeddu, da buon orgolese, avrebbe deciso di fare tappa al bar prima di passare in negozio a comporare patatu, salvo poi cambiare idea dopo essere stato preso in giro da Badore Mancante che, visto passare un uomo in mascherina, avrebbe gridato “Eh itt’est harrasehare a ses hin sa mascherina?” (non è carnevale per usare la mascherina) per poi infierire con svariati commenti di stampo sessista. Secondo Tia Maria Crastulu, il Mesina non avrebbe reagito alla provocazione temendo che poi gli ospiti lo avrebbero lasciato andare a letto senza cena!

Arrivato finalmente in negozio Graziandeddu avrebbe incrociato un amico di famiglia che, educatamente, l’avrebbe salutato. L’uomo però sarebbe rimasto un attimo sulle sue senza contraccambiare, non riconoscendolo e pensando trattavasi di qualche untore proveniente dalla penisola. “Oh Non t’uppo onnoshende hin sa mascherina” (non ti stavo riconoscendo in mascherina) avrebbe esclamato l’uomo dopo averlo osservato attentamente. Proprio in questo momento, pensando all’imminente fallimento del suo ricorso in cassazione, l’uomo avrebbe ordito le trame del suo ritiro, durato annu e mesu.

I carabinieri recatisi nell’abitazione sarebbero pertanto stati aperti dallo stesso Mesina che, essendosi presentato alla porta in mascherina, avrebbe risposto “Graziano non è in casa in questo momento”.

A tradire il bandito sarebbe stata Tia Maria Crastulu che, invitata dalla coppia desulese a cena, avrebbe gridato, a causa della sua sordità, “Grazieneddu, pone s’abba pro sos maccarrones”.

Lascia un commento...