Sassari. Macellaio ruba 25kg di carne per la ziminata di Pasquetta: assolto!

SASSARI. Venticinque kg di carne rubata, per un valore di 120 euro (che con l’inflazione attuale salirebbe a circa 400 euro ndr). È questa la refurtiva che i carabinieri avrebbero ritrovato dentro il bagagliaio di un’auto e destinati, secondo gli investigatori, ad un’abitazione di Valledoria, dove però non sarebbero mai arrivati, lasciando i proprietari barri falados (affamati ndr). La carne, ormai in putrefazione, sarebbe stata restituita al proprietario che l’avrebbe poi donata in beneficienza a sos canes.

Ad insospettire le forze dell’ordine sarebbero stati alcuni messaggi sospetti inviati da quello che poi si sarebbe rivelato essere il colpevole, Antoni Petta in Masellu. L’uomo, ora cinquantenne, avrebbe avuto senza saperlo il telefono sotto controllo, per via di alcune ragazzate commesse quando aveva solo quarantanove anni e per le quali sarebbe stato tradito dalla sua ex moglie che, come Giuseppe Conte nel nostalgico 2020, avrebbe fatto nomi e cognomi di quella serata magica di binu malu, mettendo nei guai diversi protagonisti (di cui diversi amanti).

A tradire il sassarese sarebbe stato il gruppo whatsapp «Pasquetta 2023», nel quale Antoni Petta in Masellu, avrebbe invitato tutti in campagna sua, senza però mettere in chiaro quale sarebbe stata la quota di partecipazione, fattore che avrebbe insospettito meda e no pagu (molto e non poco ndr) i carabinieri sassaresi accuditi (carabinieri non autoctoni).

L’uomo sarebbe stato beccato con le mani nel sacco proprio mentre era intento a caricare la carne nel bagagliaio della sua auto. A rovinare i suoi piani sarebbe stato inconsciamente il suo vicino di casa che, da buon animalista, sarebbe partito in vacanza lasciando il cane affamato in s’ispasizzu de domo sua! (nel terrazzo di casa ndr). Il cane infatti, visibilmente affamato, avrebbe iniziato ad abbaiare all’impazzata attirando l’attenzione dei carabinieri.

Fortunatamente l’uomo avrebbe prontamente ammesso di aver rubato per una giusta causa: la ziminata di Pasquetta! Per tale ragione sarebbe stato subito assolto, seppur la carne sia stata lasciata in cofano durante tutto l’interrogatorio!

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