Scoperto criminale che cercò di soffocare cane con scotch. Ignoti gli riservano stessa sorte

OZIERI. Una crudeltà che stride con il clima natalizio e di festa di questi giorni: è della notte di Natale, infatti, la storia alla base dei recenti fatti di Ozieri. In quel giorno era infatti stato ritrovato da un ragazzo, in un cassonetto, un piccolo cagnolino (poi ribattezzato Natalino) con la testa avvolta dal del nylon e da dello scotch per tenere ferma la busta sul muso del povero animale.

E proprio ieri, alcuni ignoti vendicatori hanno riservato la stessa sorte al criminale che aveva compiuto il misfatto. Non si sa come queste persone siano riuscite a risalire all’uomo, visto che rintracciarlo è molto difficile, ma l’impresa è comunque riuscita. Il malfattore, Anghelu Cudrele, è stato aspettato sotto casa sua e aggredito come un cane da un commando che lo ha prima immobilizzato e poi ha tentato di soffocarlo tramite delle buste di nylon e del nastro adesivo, accompagnando il gesto da insulti e minacce che rimarcavano come l’uomo fosse stato crudele e sconsiderato.

Gli aggressori avrebbero continuato con minacce di morte, rimarcando come gli animali siano spesso meglio delle persone e di come la vendetta e il serbare rancore sia prerogativa della specie umana. “La crudeltà e la tortura sono ben distanti dal mondo animale, cane chi no ses atteru!” avrebbe detto il commando mentre strozzava il Cudrele.

Solamente il passaggio di una pattuglia di carabinieri ha messo in fuga il commando e salvato l’uomo da morte quasi certa. Il Cudrele avrebbe poi riferito che gli aggressori abbiano fatto notare che quella che stavano applicando non era crudeltà ma un qualcosa di uguale, solo con un nome diverso che sul momento non si ricordavano.

È inoltre curioso notare come le persone che augurano le peggiori cose a chi maltratta gli animali, confermino involontariamente quello che asseriscono: le bestie sono migliori degli uomini

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