Taglia il naso del casizolu prima di finirlo: freddato in duello

ISCALAPPIU. Un duello degno dei migliori film di Sergio Leone quello che a Iscalappiu (frazione di Benetutti) ha visto affrontarsi un giovane del posto e un sacrilego forestiero. Ma andiamo per ordine: una combriccola di amici di Benetutti si era riunita qualche giorno orsono presso la vecchia frazione di Iscalappiu per uno spensierato spuntino nel più puro spirito dell’antica ignoranza che sta fortunatamente tornando di moda fra i giovani. Insieme a loro ci sarebbe stato anche Giovanni Resolza, giovane ragazzo continentale figlio di emigrati, che si trovava in paese per le ferie dei genitori. Per non fare una scortesia, il cugino lo avrebbe quindi invitato allo spuntino (sebbene raccomandandogli di comportarsi bene e in caso di dubbi chiedere prima consiglio a lui).

Durante lo spuntino, il giovane Giovanni, forte del suo fisico muscoloso e volto belloccio avrebbe fatto colpo su Boricca Bella, riuscendo ad imboscarsi con la giovane per qualche ora (sebbene inimicandosi il fratello Boriccu Bellu, noto feu). Al rientro dall’avventura galante, il giovane forestiero sarebbe però incorso in un errore fatale, quello che in Sardegna è un vero e proprio sacrilegio: leggermente affamato, adocchiato un casizolu sul tavolo, il giovane ne avrebbe infatti reciso il naso prima di averne finito il resto. Un affronto imperdonabile che avrebbe mandato su tutte le furie Boriccu feu: “Ti sei coddato mia sorella e posso anche passarci sopra… ma il naso del casizolu non si taglia prima di finirlo” fiondandosi in avanti con uno slancio taurino.

In un generale parapiglia per evitare cazzotti dentro la pinnetta, i due si sarebbero ritrovati sullo spiazzo del paese dove avrebbero dato vita ad un duello da FarWest (dopo aver recuperato due vecchie pistole ad avancarica appese per bellezza nella casa che ospitava lo spuntino). L’ovvio intervento del dio del casizolu avrebbe fatto giustamente propendere il duello a chiaro svantaggio del vile sacrilego, che sarebbe infatti caduto sotto il piombo nemico.

I genitori del ragazzo, una volta scoperto l’accaduto, hanno convenuto comunque che il tragico evento sia stato in fin dei conti il giusto epilogo per la vicenda e hanno deciso di non sporgere denuncia.

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