Ubriaco e cotto a una mina beve due sorsi d’acqua e vomita: “Malaittu ‘e abba!”

ERULA. Clamorosi avvenimenti hanno portato alla demolizione (a opera della squadra di caccia “Istampacartellos”) di una storica fontana (che da secoli abbevera gli uomini e le greggi che popolano le ridenti lande in agro di Erula) per presunta pericolosità dell’acqua che ne sgorga.

Secondo le ricostruzioni della compagnia, l’uomo che avrebbe inconsciamente fatto la scoperta sarebbe Pascale Buttu, che quella domenica avrebbe festeggiato più del solito l’apertura della caccia al cinghiale ingurgitando spropositate quantità di vino e filuferru (come richiede la tradizione quando l’unico tiro andato a segno è stato quello che ha stampato il radiatore della macchina del capocaccia).

Al momento del rientro, l’uomo, partito anticipatamente rispetto ai compagni (per controllare che non ci fosse “giustizia” per strada), si sarebbe fermato ad abbeverarsi presso una locale fontana. Dopo aver bevuto qualche sorso d’acqua, colto da improvvisi conati, il cacciatore ne avrebbe rigettato anche il fegato, accorgendosi solo in seguito di essere stato colto sul fatto dai sopraggiunti compagni.

“Malaittu ‘e abba” avrebbe esclamato il Buttu sfregandosi l’elettrostatico golfo in pile sugli amati baffi in colore ‘e zigarru, per cercare di giustificare di fronte agli amici la figuraccia. Non volendo rischiare ulteriori buttadure, vista la manifesta pericolosità dell’acqua, i compagni di caccia hanno quindi provveduto a demolire la fontana incriminata.

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