Affluenza ai seggi in calo, la politica corre ai ripari: “Da oggi si potrà votare al bar”

CAGLIARI. Gli elettori italiani e sardi disertano le urne con una leggerezza e nonchalance da farne scendere le barre. La scarsa affluenza registrata nell’ultima tornata di voto è solo il culmine di un lento processo che da diversi anni a questa parte ha visto calare lentamente ma inesorabilmente la percentuale degli aventi diritto al voto che si reca ad esercitare il proprio diritto e adempiere al proprio dovere di voto.

Secondo uno studio commissionato dalla Regione Autonoma della Sardegna, nei giorni di votazioni ci sarebbe più affluenza ai bar che alle urne. Da una parte sappiamo tutti che passare a bere un aperitivo al bar prima di andare a votare e poi andare a bere una birra dopo aver votato sia una tradizione ormai consolidata nell’Isola, dall’altra si registrano strani fenomeni per cui qualche elettore perde la cognizione del tempo durante l’aperitivo e non si presenta alle urne (o ci arriva in condizioni tali per cui sarebbe passibile di ritiro della tessera elettorale e vota in maniera pedestre causando l’annullamento del voto).

Che fare quindi? Unire l’utile al dilettevole! È questa, infatti, la nuova proposta dell’Assessorato Regionale per le Politiche Sociali: le prossime convocazioni elettorali (con sommo dispiacere degli studenti le cui scuole vengono/venivano occupate dai seggi) non si terranno più negli istituti scolastici come storicamente è avvenuto finora, ma nei bar. Un ulteriore incentivo al voto sarà dato dal fatto che con la consegna della scheda all’uscita del seggio, l’elettore avrà diritto ad una consumazione per una bevanda gratuita da consumare nel bar che ospita la votazione.

Si stima che questo nuovo sistema consentirà di aumentare l’affluenza degli aventi diritto fino a picchi del 93,5%, perché si può anche rinunciare ad andare a votare, ma ad andare al bar (per lamentarsi, ovviamente) no; a quello non ci si può rinunciare.

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