Alieni cercano di invadere la Sardegna ma il berchiddese Spartucus los isparizzada

BERCHIDDA. Mentre il mondo viene distratto dae sa briga macca tra Kim Jong-Un e Donald Trump, sos cuntrestos che contano rischiano di passare inosservati. Stavolta per fortuna la minaccia è stata sventata dall’ultimo erede del glorioso guerriero che, in tempus de anice, fece tremare l’impero romano: SPARTACUS. Tale erede oggi vive seminascosto tra i comuni mortali a Berchidda, ivi noto alle masse per via delle sue caddigate seriali e doti di amante. Inoltre egli è temuto per via della sua muscolatura e per la grande abilità di sparecchiatore di denti e persone.

Era circa il crepuscolo mattutino di ieri quando una comitiva di invasori alieni avrebbe iniziato a creare scompiglio nel Nord Sardegna facendo sgommate nel cielo e passando ripetutamente con lo stereo a tutto volume. Trattavasi, secondo gli esperti di alcuni passaggi esplorativi che precedono le invasioni… ma qualcosa non sarebbe andato come preventivato: sarebbe stato il nostro Spartacus, infatti, appena avrebbe sentito nuscu ‘e cazzottos nell’aria a fermare questi maleducatissimi stranieri chiedendogli di togliere il disturbo prima che la situazione degenerasse. Visto che la situazione non accennava a migliorare, si sarebbe dunque presentato al capuzzone di essi chiedendogli direttamente quanti fossero. In un sardo stentato, il capo banda alieno avrebbe risposto “Eh amus a essere deghe-undighimizza, pro itte?” – “Ca si bos ponides in fila tottu undighimizza bos addobbo unu cazzottu chi ruides unu in fattu a s’ateru”. L’alieno avrebbe fatto in tempo ad accennare un sorriso che il primo pugno sferrato dal guerriero gli aveva già sparecchiato i denti, e come preannunciato, tutti gli undicimila che erano dietro di lui si trovavano a terra.

Capito che col giovane Spartacus non c’era storia, gli alieni sarebbero tornati al proprio pianeta abbandonando tutti i piani di invasione della regione.

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