Allarme granchio blu: avvistati nella balza delle pecore di ziu Badore di Mamoiada
MAMOIADA. Callinectes sapidus (granchio blu per i meno studiati ndr) è davvero allarme come raccontano i media? O si tratta dell’ennesima pagliacciata mainstream per nascondere la vera ragione di tanto allarme? La domanda è volutamente retorica, poiché, anche stavolta, non è l’impatto ambientale a spaventare l’uomo, ma, cosa chi mai, sa busciacca (i soldi ndr).
Perché i media avrebbero dunque lanciato tale allarme catastrofico? Ovviamente perché il danno che interessa loro è puramente economico! Il granchio blu starebbe infatti divorando velocemente la vongola verace filippina (Ruditapes philippinarum) specie alloctona proveniente dall’Asia e introdotta dell’uomo proprio per essere commerciata! Una mossa che starebbe ormai portando all’estinzione la vongola verace autoctona del Mediterraneo (Venerupis decussata) ma di cui nessuno si è mai preoccupato. Per i politici infatti il danno ambientale è consentito a patto che non intacchi le tasche degli speculatori! In barba all’ambiente e di chi si prodiga per esso!
È comunque notizia di questa mattina che il crostaceo sarebbe stato avvistato nelle campagne di Mamoiada! A dare l’allarme sarebbe stato il Badore Pisca, 52 anni, pastore. L’uomo, come ogni mattina, si stava assicurando che le pecore si stessero dissetando nella balza da lui costruita (consistente in vecchie vasche da bagno reciclate) in campagna ma, vedendo che le bestie la fin timende a frea (erano spaventate molto ndr), si sarebbe insospettito andando a controllare.
Davanti ai suoi occhi l’incredibile scoperta: le pecore si presentavano agli occhi del pastore effettivamente fragassate in faccia, poiché ad ogni loro tentativo di bere rispondeva unu pittighe a su nare (un pizzicotto ndr) da parte dei granchi blu, arrivati incredibilmente a colonizzare anche le balze barbaricine!
“Non sappiamo come il crostaceo sia arrivato fino a Mamoiada”, avrebbe risposto la moglie del pastore rientrando da una mattinata a Baunei.