Arriva “BetteTrodd”, la nuova app per condividere i troddi con gli amici

DEPURATORE DI OLBIA. Un mondo in continua espansione quello delle app per smartphone e tablet. Lo sanno bene Istevene Tribaglios e la sua startup di giovani programmatori sardi, già balzati agli onori della cronaca per la loro app di successo “Fizu ‘e chie ses?”.

La presentazione non poteva che tenersi in una location speciale e così è stato grazie alla collaborazione e alla sensibilità del capoluogo gallurese che ha messo a disposizione il locale depuratore per svolgere la cerimonia in totale sicurezza.

<<La app ha un funzionamento molto semplice – ci ha spiegato Istevene – e funziona grazie ad un piccolo ed economico strumento che sarà inserito in tutti gli smartphone di nuova generazione: si tratta di una specie di “microfono olfattivo” capace di registrare gli odori, elaborarli e riprodurli senza alcuna perdita di qualità.>>

Ma come tutte le grandi intuizioni, anche questa app è nata per caso: <<Stavamo sviluppando un sistema di messaggistica degli odori per la Apple quando un mio simpaticissimo collega anziché inviarmi l’aroma di caffè mi ha inviato un troddio radioattivo per scherzo. La nostra sede è stata dichiarata contaminata e radioattiva, quindi isolata e messa in quarantena: questo ci ha dato il tempo di sviluppare la nostra app>>

Questa rivoluzionaria applicazione consente di quindi di registrare e inviare i troddi ai vostri amici che potranno ascoltarli e goderseli a pieni polmoni quando vorranno (come un normale servizio di messaggistica). In più esiste una funzione a pagamento (un po’ cara ma che secondo le analisi di mercato sarà un successo) che prevede per soli 50 cent di inviare troddi a tradimento: il troddio andrà in riproduzione sia sonora che olfattiva appena verrà ricevuto dal destinatario, che a questi piaccia o meno. Un bel modo per rovinare appuntamenti romantici e passare serate di puro divertimento con gli amici.

La app sarà disponibile (la versione base è gratuita) dal prossimo mese sugli store digitali dei maggiori produttori di smartphone e tablet. È in lavorazione un plug-in per implementare una funzione simile anche su Skype.

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