Baristi furiosi con i TG: “Senza servizi su caldo e bere molto, fatturato dimezzato”

BERCHIDDA. Non ci stanno i baristi berchiddesi, e la loro protesta si sta diffondendo e divampa già nei centri del circondario. Il motivo di tanta agitazione è semplice, quanto importante: un calo di fatturato mostruoso, che per alcuni esercizi arriva a toccare il 50% su base mensile a confronto con lo stesso periodo dello scorso anno.

Il motivo di questo calo? I clienti non bevono quanto dovrebbero perché i telegiornali, visto il ritardo della stagione calda e la mancanza di ondate di calore nei periodi passati, non hanno ancora iniziato con i servizi martellanti su “non uscire di casa nelle ore più calde, mangiare molta frutta e verdura e -soprattutto- bere tanto e in continuazione”.

“La nostra clientela -spiega il rappresentante dei baristi del paese- è molto attenta alla salute, tanto da dedicarle brindisi in continuazione. In questo periodo, gli scorsi anni, i telegiornali avevano già iniziato la campagna di servizi estivi per tappulare la mancanza di notizie interessanti e invitavano la popolazione, su consiglio medico, a bere tanto. I nostri clienti, ovviamente, no si cheren pregados meda e seguivano alla lettera i consigli dati dai TG”.

Quest’anno, invece, le elezioni europee, la continuità territoriale e le paventante crisi di governo stanno tenendo banco nei palinsesti televisivi e l’economia ne pena non poco. Ma i baristi, da buoni imprenditori sono già corsi ai ripari: “Prima di tutto abbiamo fatto un esposto all’ordine dei giornalisti; abbiamo mandato diffide a tutte le testate giornalistiche, a radio e telegiornali; inoltre abbiamo contattato un importante regista americano affinché registri uno spot -patrocinato da Pubblicità Progresso- per sensibilizzare i nostri clienti e riportare i consumi a livelli normali”.

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