Canto a chitarra anti-covid, esperimento riuscito: 5 persone di pubblico, 0 contagi

BERCHIDDA. Enorme successo per uno dei più grandi esperimenti della storia della musica nell’era Covid, dopo il concerto di Barcellona. Se nella città catalana si è infatti tenuto un concerto con 5mila spettatori e rigide misure anti contagio, che si sono rivelate più che efficaci, la nostra Sardigna cara, circondata da lu mari, cand’ispunta l’aurora più bedda ancora pari non voleva essere da meno.

Ed ecco quindi che un gruppo di facinorosi appassionati di canto a chitarra del piccolo paese di Berchidda, hanno dato vita ad un audace esperimento di concerto in salsa isolana: una gara di canto a chitarra con pubblico numeroso e nessun contagio. Un obiettivo all’apparenza impossibile…. e, no, non stiamo parlando di avere oltre 4 persone tra il pubblico, stiamo parlando della possente macchina della sicurezza che è stata allestita per l’evento.

I numerosi spettatori sono stati infatti obbligati a fare un tampone di nuova concezione, pensato appositamente per il pubblico isolano: una scatarrata in una apposita sputacchiera, con valutazione visiva e olfattiva del campione; a parte 15 casi di vomito tra i medici, il metodo sembrerebbe essersi rivelato efficace, giacché delle 5 persone presenti tra il pubblico, ad oggi non si è verificato alcun caso di contagio.

Dopo il tampone, gli spettatori sono stati fatti entrare nell’area concerto senza obbligo di mascherina, dotati di un sacchetto di semi di zucca da sgranocchiare durante la gara e liberi di urlare “bravvvu!! Bisssiii!” ai propri beniamini sul palco.

Esperimento dunque riuscito, che spalanca le porte alla stagione 2021 di canto sardo in piazza, dando ossigeno ad un settore portato all’asfissia ben prima del covid. Unica nota dolente, su cui gli organizzatori hanno fatto sapere che prenderanno provvedimenti, è stata la quarantena a cui si son dovuti sottoporre cantadores e sonatore in seguito ai sospetti colpi di tosse del fisarmonicista Barore Maladia: il palco a risparmio da 1,5 metri quadrati ha generato infatti un clamoroso assembramento, con i cantadores che si son dovuti mettere l’uno sulle spalle dell’altro per cantare le seconde voci della corsicana.

Ancora una volta, la Sardegna si conferma proiettata al futuro e pronta alla prossima stagione turistica.

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