C’è acqua sulla luna, ma la gestione era già in mano ad ABBANOA

HOUSTON. “L’acqua sulla Luna c’è per davvero e potrebbe essere più accessibile del previsto” avrebbe dichiarato la NASU NASA, ma la scoperta agghiacciante avrebbe lasciato a bocca aperta gli americani: l’acqua aveva già il suo gestore ufficiale anche sulla luna, ABBANOA.

La scoperta sensazionale sarebbe avvenuta grazie al telescopio volante Sofia, che avrebbe scorto sulla superficie lunare l’inequivocabile molecola dell’H2O, nonché la possibilità che 40.000 chilometri quadrati di superficie lunare possano intrappolare, in alcuni punti ombreggiati, acqua sotto forma di ghiaccio. La notizia negativa è stata invece quella che avrebbe permesso al telescopio di scorgere il logo del noto gestore idrico sardo, ormai inarrestabile nel far fuori la concorrenza, essendosi tempo addietro aggiudicato anche la gestione dell’acqua su Marte.

Una scoperta che ha estasiato e lasciato tutti attoniti alla stazione spaziale di Houston, tranne alcuni uomini che pochi giorni prima erano a cena dai membri superstiti della storica spedizione Apollo 13; quella del “Houston abbiamo un problema”, per intenderci. Gli uomini, tra un bicchiere di funtanaliras e l’altro, avrebbero raccontato la loro esperienza, spiegando che per loro l’acqua sulla luna non era affatto una novità.

La spedizione Apollo 13, oltre per il guasto che rese impossibile l’allunaggio ed il rientro dell’equipaggio, fu famosa perché vi fu il più lungo blackout radio dell’intero programma Apollo. Parliamo di ben 86 secondi, nei quali successe di tutto: tra cui una partita a murra finita a istoccadas, ma senza feriti perché l’assenza di gravità non avrebbe permesso ai due giocatori la possibilità di dar forza ai fendenti volti a offendere: “poi vai e cercatelo un dottore nello spazio”, avrebbe detto James Arthur Lovell Jr.

Nel momento in cui la navicella intravide la superficie lunare, fu proprio Jack Swigert a pronunciare le seguenti parole “Houston we have a problem, amus iscobertu chi b’at puru abba, ma est de Abbanoa” (Houston abbiamo un problema, abbiamo scoperto che c’è l’acqua, ma la gestione è in mano ad Abbanoa ndr) , solamente che il blackout fece sì che alla stazione spaziale arrivarono solamente le prime parole, ovvero “Houston we have a problem”.

Se il primo passo sulla luna fu un “grande passo per l’umanità”, l’errore di comunicazione radio avrebbe sancito, due anni dopo, un passo indietro, permettendo ad ABBANOA di guadagnarci fino ad oggi.

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