CODDAPP, l’app sarda che vi dà la posizione dei coddadolzi di tutta la Sardegna

OSIDDA. Lo stakanovista Istevene tribaglios non conosce die de festa e ne boga (giorno di festa e sforna ndr) un’altra incredibile app! Stiamo parlando di CODDAPP: l’app che aiuta gli utenti focosi a trovare tutti i migliori, nonché più utilizzati, coddadolzi di tutta la Sardegna.

È un radioso Istevene quello che ieri, ospite nella famosissima Università degli Studi di Osidda, ha presentato la sua nuovissima CODDAPP che rivoluzionerà il mondo del sesso isolano. “L’applicazione è semplice -ci spiega Istevene- e funziona tramite satellite. Come è possibile tutto ciò? È tutto frutto di una ricerca durata ben 5 anni che ci ha permesso di studiare le varie macchine infrascate in luoghi sospetti per un tempo superiore ai 2 minuti, ma non superiore ai 5 minuti: il tutto studiato in base alla durata media delle prestazioni sessuali”. Le postazioni, dopo un ulteriore approfondimento in loco da parte del team di sviluppo, sarebbero state inserite nell’app.

L’app, darà una grossa mano a diverse categorie, ragazzini imporrati in primis: infatti l’app avrà anche la sezione “a sa rizza” (coito ritto sulle due gambe ndr) proprio per i più giovani; per i più grandi ci sarà la sezione “standard” con i classici luoghi nascosti, ma non troppissimo; infine le sezioni per cojuados, con le sottosezioni bagassa e corrudu,  con postazioni caratterizzate da una folta vegetazione con funzione antisgamo e studiate in maniera tale da non far incrociare il coniuge mentre si è intenti a far divampare la passione.

Per i più esigenti, c’è inoltre una sezione dedicata alle recensioni in cui gli utenti possono, in maniera del tutto anonima, esprimere giudizi sulle varie location e indirizzare così gli altri fruitori dell’app verso il posto più adatto alle esigenze di ciascuno. L’applicazione è gratuita e si prevede un vero e proprio boom di scaricamenti dagli store digitali dei vari colossi dell’elettronica.

“Ho solo un rammarico: -ci spiega Istevene- quest’app è costata la vita ad uno dei nostri collaudatori: la versione beta, infatti, l’abbiamo collaudata tra amici quando ancora dovevamo comprendere limiti e velleità dell’app. Così è morto il nostro collega Antoni Colpueballa: l’uomo si stava recando in uno dei presunti coddadolzi nel paese di Barunei, (presunti perché ancora si parlava solamente di macchine ferme in zone sospette per tot minuti), quando si sarebbe trovato davanti ad una vendita di armi a matricola abrasa”.

“Cosa poi sia successo lo capite anche voi” dicevano i Nomadi.

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