Crisi idrica: “Per riempire gli invasi faremo come a Bosa: quando piove lasceremo piovere”

BOSA. Conferenza stampa in grande stile quella che è stata convocata oggi a Bosa dalla Autorità di Bacino della Sardegna. La grave crisi idrica che attanaglia gli invasi isolani ha destato non poca apprensione in coloro che sono addetti alla gestione delle scorte d’acqua sarde. In particolare la grave emergenza degli invasi galluresi e baroniesi aveva rischiato di portare a seri razionamenti dell’acqua.

L’Autorità di Bacino non è però rimasta con le mani in mano e si è data da fare con l’ausilio di numerosi esperti per trovare una soluzione definitiva al problema: “Stavamo valutando di tagliare l’acqua ai bagni delle scuole e dei bar -hanno dichiarato gli esperti- perché tanto la gente la fa sempre fuori dal gabinetto e lo sciacquone risulta inutile… o un’altra proposta era quella di lasciar tirare l’acqua dei gabinetti soltanto ogni 5 utilizzi a fuoriuscita solida, quando un vecchietto di passaggio ci ha aperto gli occhi”. Ancora una volta non è stata infatti la tecnologia a fornire la soluzione, quanto piuttosto la millenaria sapienza popolare sarda: gli esperti sono infatti venuti a conoscenza di un antico modo di dire che si è rivelato essere la chiave per risolvere l’emergenza. È d’uso tra i sardi infatti, quando si è di fronte ad una situazione in cui non si può far altro che lasciar scorrere gli eventi senza intervenire, dire: “Fai come fanno a Bosa: quando piove lasciano piovere”.

È stata un’illuminazione: gli esperti hanno capito che la pioggia sarda risulterebbe particolarmente suscettibile al giudizio della popolazione e, dopo anni di frastimi ogni qualvolta questa giungeva sull’isola, ha deciso di andarsene visto che non era più ben accetta. A niente son valse le frasi dei vecchi “eh, a su mancu faghe bene a sas piantas (almeno fa bene alle piante ndr)”, la pioggia isolana si è offesa per le continue lamentele dei giovani e per quest’anno non si è presentata.

Ambizioso quindi il piano dell’Autorità di Bacino: “Tramite ordinanze comunali e una legge regionale, sarà vietato ai cittadini lamentarsi quando piove… anzi: saranno incoraggiati tramite sgravi fiscali coloro che dimostreranno affetto verso le precipitazioni a carattere piovoso! In poche parole: quando piove lasceremo piovere… senza lamentarci!”. È una strategia che ripagherà la nostra assetata regione? Ai posteri l’ardua sentenza

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