Da un innato talento si inventa un lavoro: ora demolisce contonate sparando castronerie

BERCHIDDA. Una storia dei tempi della crisi, una storia di quei tempi in cui tutti cercano lavoro e pochi lo trovano, di tempi in cui si devono rivedere le proprie capacità per creare qualcosa di nuovo e vincente. È questa la straordinaria storia di Antoni Carigaju, ex operaio di Berchidda che ha messo a frutto un talento che da sempre ha contraddistinto la sua famiglia tanto da diventarne il cognome.

Oggi Antoni Carigaju ha 61 anni e diversi dipendenti sparsi un po’ per tutta la Sardegna. Suo figlio (Deus lu muntenzada e sos santos l’addobbene®) sta seguendo le sue orme e sta entrando con successo nel mondo del lavoro.

“Quando è arrivata la crisi 4 anni fa –ci racconta Antoni- ho perso il lavoro: ero operaio presso una ditta di giardinaggio fuori paese. Mi son trovato a 57 anni senza un lavoro e nessuno che mi assumesse”. Non si è dato per vinto Antoni e un giorno, durante una chiacchierata al bar fra amici, ha avuto una demolizione illuminazione: mentre raccontava di un fantomatico persico enorme che gli sarebbe sfuggito durante una battuta di pesca, la potenza della castroneria che stava raccontando ha demolito sa contonada del bar. Gli amici un po’ scherzando e un po’ scuotendosi di dosso le macerie gli hanno detto che se ci avesse lavorato con queste demolizioni ci avrebbe fatto anche molti soldi.

È stata la scintilla che ha fatto travasare il naso: senza perder tempo Antoni è corso su internet a documentarsi se qualcuno avesse già avuto questa geniale idea, senza trovare alcun riscontro. Immediata la corsa all’ufficio brevetti e l’apertura di una partita IVA alla Camera di Commercio di Sassari.

“All’inizio lavoravo in collaborazione con qualche ditta di muratori del posto, poi mio figlio ha creato un sito internet e da allora abbiamo avuto valanghe di richieste. Il lavoro è talmente tanto che non riusciamo a stare dietro alle richieste. Ho dovuto istruire e assumere 10 dipendenti entro il primo anno e ora do lavoro a più di 150 persone”

I vantaggi di questo tipo di demolizione sono enormi: il costo si riduce di oltre il 70% dato che non necessitano esplosivi e si possono demolire anche le pareti di vicini antipatici senza incorrere nel penale dato che ufficialmente nessuno ha toccato il muro e non è dimostrabile legalmente se questi crollino per cause esterne o di cattiva manutenzione. La procedura è piuttosto semplice: una volta conclusa la trattativa il Carigaju arriva sul posto della demolizione con un gruppetto di amici e appronta un tavolo con qualche birra… intanto comincia a raccontare mirabolanti episodi della sua vita (battute di caccia, di pesca, avventure amorose, azioni eroiche varie…) e continua imperterrito fino a che non raggiunge la potenza desiderata per la demolizione del muro prescelto. Non è semplice come sembra: troppa potenza potrebbe radere infatti a suolo la casa quando magari si voleva semplicemente eliminare un tramezzo. La misura della balle deve essere quindi calibrata con estrema precisione: di solito si preferisce partire da piccole inezie (es. “ieri sono andato a caccia e ho ucciso 4 cinghiali sparando solo 3 colpi a palla”) fino ad arrivare a balle colossali per gli edifici più grandi (es. “Una volta sono andato in villeggiatura in Costa Smeralda e ho fatto l’amore con Melissa Satta ed Elisabetta Canalis”). Quest’ultima castroneria è stata utilizzata solo in occasione della demolizione di un vecchio grattacielo in America.

Una storia incredibile, nata da un talento sconfinato per le castronerie e le balle, che oggi genera mercato e occupazione in una Sardegna attanagliata dalla crisi.

Un pensiero su “Da un innato talento si inventa un lavoro: ora demolisce contonate sparando castronerie

  • 18 Aprile 2015 in 15:40
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    Complimenti siete speciali…

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