Di Maio a Kiev: inizia la 3 Guerra Mondiale, riprende quella del Vietnam e la Guerra dei Cent’anni

KIEV. Continuano gli sforzi diplomatici per evitare la guerra tra Russia e Ucraina, sforzi che potrebbero paragonarsi a quelli di un amico che prova a recuirne un altro cottu che Santu Lazzaru. Il problema è quando a rincasarci l’amico ubriaco ne viene sguinzagliato in prima linea un altro più ubriaco di lui: così avrebbe fatto l’Italia, mandando come mediatore il “ministro” Luigi Di Maio.

La scelta non si sarebbe rivelata delle migliori ed il ministro invece di far da pacere, avrebbe riacceso nei cuori dei presenti alcune tensioni storiche che si credevano ormai sopite da tempo: quelle tra Stati Uniti e Vietnam, quelle che portarono alla Guerra dei Cent’anni tra Francia e Inghilterra; alcuni avrebbero giurato inoltre che una battuta del ministro Di Maio avrebbe offeso un tri-tri-tri-tri-tri-tri-trisavolo de su poveru (beato ndr) Annibale Barca. Il ministro avrebbe fatto una battuta su una vistosa zoppia di un deputato russo, facendola però alla persona sbagliata, essendo l’uomo parente de intradura del famoso condottiero cartaginese.

Un’escalation di battute che avrebbero visto offese gratuite anche a Filippo il Bello e ai Vietcong, ma siamo sicuri che gli Stati Uniti sapranno mediare bene tali offese, scatenando l’ennesima guerra della loro storia in nome della democrazia.

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