Gen. Figliuolo: “Per andare in guerra ci vorrà il Green Pass rafforzato”

ROMA. “La storia insegna, ma non ha studenti”, naraiat s’ultimu de sos imbecilles (l’ultimo degli stolti ndr), dispiace constatare che effettivamente sia così. Tuttavia, mentre in Europa e nel mondo, si respira un’aria tesa come ai tempi dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, l’Italia, cosa chi mai, cerca di capire da quale parte sia più conveniente stare prima di buttarsi in su trabentu in mischia!

Un colpo basso quello di Putin, avrebbe ammesso Mario Draghi, perché avrebbe distolto gli italiani dalle cose che contano: la quarta e la quinta dose.

Dunque mentre il mondo resta con il fiato sospeso, il nostro premier non si sarebbe lasciato cogliere impreparato, spiegando subito quali saranno le prossime mosse dell’Italia in questo triste momento storico: il dal 1° aprile, a cantu paret, non verrà prorogato lo stato di emergenza, ma, sottolinea il premier, rimarrà ancora l’obbligo del green pass che verrà rivisto solo per chi deve fare spuntini all’aperto!

Sulla questione Ucraina, nonostante parte dei combattimenti si stiano svolgendo all’aperto, il premier sarebbe intransigente e concorderebbe con il gen. Figliuolo: per entrare nel conflitto sarà obbligatorio possedere il green pass rafforzato, con il codice QR che verrà direttamente apposto sulle divise dei soldati per far sì che possano poi essere accabidati (raccolti ndr) con i cucchiaini, curati o agabbados (finiti ndr) dopo le cruente battaglie.

Solo per i governati e per i partecipanti a Sanremo non sarà previsto nessun tipo di obbligo! Solo in emergenza e carestia di uomini verranno invece accettati nell’esercito tutti i dissidenti del pass e della puntura, che verranno mandati al fronte in cattolas ciabatte e armati di sola baionetta o leppa!

Mentre nel mondo “Tuona ancora il cannone”, in terra resteranno nuovamente e solamente i civili. Assisteremo ancora a resoconti dal fronte titolati “Niente di nuovo sul fronte occidentale” come riportava lo scrittore Erich Maria Remarque nel suo famoso romanzo? “A sos Cozones (i governanti del mondo), l’ardua sentenza”. Semicit.

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