Sostiene l’esame di terza media senza indossare il costume sardo: Nuoro sotto shock

NUORO. Cittadinanza sotto shock: è questo il risultato dell’insano ed ingiustificabile gesto del piccolo Marieddu Mattagazzu, diciasettenne pluriripetente (fu bocciato anche una volta in quinta elementare) di una scuola media della città. Il ragazzo, i cui genitori sono di origine campidanese, avrebbe infatti sottovaluto -e non poco- le conseguenze fisiche e mediatiche che il suo esame per la licenza media avrebbe avuto.

Da sempre appassionato di cultura e tradizioni sarde, infatti, il piccolo Mattagazzu aveva preparato un’interessante tesina sulla musica da ballo tipica del campidano, preannunciando ai professori che avrebbe fatto anche una piccola dimostrazione pratica con l’organetto e le launeddas. La notizia aveva eccitato non poco il corpo docente che, in cerca di un momento di gloria e notorietà personale e per l’istituto, aveva convocato le maggiori testate giornalistiche isolane e un noto blogger della Barbagia per immortalare l’evento e spanderlo sul webbe rinvigorendo l’orgoglio isolano.

Questa mattina, quindi, tutti attendevano con ansia il ragazzo che si sarebbe presentato all’esame per sostenere la prova orale con l’organetto in spalla e le launeddas in mano come da attese, ma – quale avventatezza! – indossando semplici vestiti da diciassettenne: scarpe sportive, jeans con risvoltino, magliettina da spiaggia semi bucherellata che sembrava sparata a peldijone e ciuffo impomatato che Little Tony levati proprio; niente costume sardo, nemmeno un pantalone in velluto, uno scarpone fatto a mano, una camicia coi bottoni in filigrana d’oro. Sui presenti sarebbe calato un assordante silenzio mentre i più deboli già cominciavano ad assumere coloriti tendenti al bianco lenzuolo, prossimi allo svenimento. Solo il presidente di commissione avrebbe avuto il coraggio di chiedere se fosse un abbigliamento provvisorio, magari per evitare di squagliarsi dentro l’abito tradizionale per via del forte caldo. E invece no: quello era l’abbigliamento scelto dal ragazzo per sostenere l’esame.

Alla risposta, il caos: svenimenti, infarti, cronisti che si gettavano dalle finestre, il blogger che chiedeva di essere portato in pronto soccorso, professori in lacrime, il presidente di commissione che si strappava il parrucchino, avendo dimenticato di avere i capelli finti. Un bidello in fuga dall’istituto avrebbe poi dato l’allarme per le vie della città, comunicando a gran voce la tragedia alla cittadinanza incredula.

Il gravissimo gesto ha scatenato un’ondata di indinniazione sul webbe e numerosi utenti social chiedono la bocciatura in tronco per il ragazzo: “È inaccettabile che un ragazzo possa sentirsi legato alle tradizioni e alla propria cultura senza doversi stereotipare, vivendola in maniera naturale e moderna” hanno tuonato da più parti.

I cittadini, sull’affollato gruppo Facebook “Sei di Nuoro se…”, hanno dichiarato per domani il lutto cittadino e il ragazzo sarà esiliato dalla città: “Vai a fare il sardo normale da un’altra parte!”

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