Trattiene i conati fino a Orune per non perdere il record: la storia che ha commosso il web

ORGOSOLO. Poteva costare caro lo spuntino del 1° Maggio al giovane Peppe Intraniadu di Orune (noto Boiler), ragazzo che detiene un primato che gli sta portando fama e rispetto da parte di tutto il popolo sardo: il giovane, infatti, nonostante le innumerevoli imbreaghere non avrebbe mai rigettato in bidda anzena fuori paese; stavolta però se l’è vista davvero brutta.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo sarebbe stato invitato ad uno spuntino ad Orgosolo da Antoni Mazzone, orgoglio orgolese, geloso della fama che il ragazzo portava al paese vicino e che avrebbe deciso di invitare il giovane in pinnetta per l’annuale festa della compagnia locale con l’intenzione di rovinare il suo invidiabile primato. L’ospite sarebbe subito stato sommerso da cumbidi di ogni tipo: birra scaduta, campari, vodka, gin, acquavite, cynar, idromele, Sakè, binu biancu barricadu, binu nieddu aghedadu, varecchina, benzina, nafata agricola e olio due tempi ma, nonostante tutto, il giovane sarebbe arrivato tranquillamente al pranzo.

A mezzanotte dopo estenuanti ore di murre, trallallera e bevande alcoliche di ogni tipo il giovane aveva portato il suo stomaco al limite della sopportazione e avrebbe deciso di rincasare. Stava appunto salendo sulla sua vespa 50cc smarmittata per fare rientro ad Orune, quando Antoni Mazzone gli avrebbe offerto dei cioccolati razziati durante i morti-morti del 1987 adducendo la scusa di fargli mettere qualcosa nello stomaco prima di partire. Si trattava in realtà di un diabolico piano finalizzato a dare il colpo di grazia alla pancia del povero orunese sfruttando l’effetto acidificante dei cioccolati (che son risultati poi essere scaduti sin dal 1982, cioè ancor prima di essere donati al piccolo Mazzone ai morti morti).

A questo punto, a cavallo della sua moto il ragazzo sarebbe partito in direzione di Orune a tutta velocità, trattenendo i conati sempre più forti con orgoglio e forza sovrumani. Conati che si stavano ormai trasformando in convulsioni e che stavano causando pericolose sbandate della vespedda.

Gli orgolesi si sarebbero organizzati per andare all’inseguimento dell’Intraniadu con una macchina a fari spenti per non essere notati: fallito immediatamente il piano dopo un terribile schianto contro su cantarile del cancello della pinnetta, avrebbero proseguito a piedi con l’intento di riprendere e documentare l’imminente bombata.

Stavano già stappando lo spumante convinti di essere riusciti nell’intento, ma ciò che è successo dopo ha dell’incredibile: nonostante il vomito gli stesse per uscire anche dalle orecchie, “Boiler” sarebbe riuscito a trattenerlo fino al cartello che segnava l’inizio del territorio orunese e avrebbe finalmente spruzzato soltanto dopo aver varcato il confine comunale conseguendo così la sua 100esima imbreaghera fuori paese senza buttadura.

Mentre un Orune in festa erige un monumento in onore del suo cittadino modello, l’UNESCO proclama il sito della sboccata patrimonio culturale regionale!

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