Fisco. Sarà possibile indicare causale “in meighinas contrarias” per pagamento tasse

CAGLIARI. Importante riforma per la fiscalità isolana quella varata proprio ieri dalla giunta regionale in una seduta tesissima del Consiglio. I dissapori interni alla maggioranza hanno fatto passare un brutto quarto d’ora al presidente che però non è arretrato di un centimetro, convinto a voler mandare in porto la riforma ad ogni costo. Dopo due sospensioni di seduta in cui la giunta è andata sotto, finalmente i giochi di palazzo hanno ceduto davanti al lampante interesse dei cittadini e la proposta è stata approvata quasi all’unanimità.

È dunque ufficiale: dal primo Febbraio i cittadini sardi, al momento di pagare le imposte regionali e nazionali, potranno scrivere nella causale di pagamento la formula “in meighinas contrarias”, come augurio per l’erario. Nonostante le polemiche dovute al fatto che questa possibilità andrà ad ingrassare i già stracolmi conti in banca delle case farmaceutiche, tantissimi sono stati i cittadini che si sono espressi in maniera nettamente favorevole alla riforma, ritenendola irrinunciabile. “Se da una parte non ci saranno sgravi per le famiglie sarde –ha dichiarato Totore Irroccu, presidente FS (Frastimatori Sardi)- almeno si avrà la soddisfazione e la consapevolezza che quei soldi verranno utilizzati per una giusta causa, in particolare in meighinas, quindi per la sanità”.

Non troppo entusiasta l’assessorato all’economia che sarà il destinatario dei soldi e della causale di pagamento, ma il governatore si è mostrato piuttosto ottimista, contando sul vecchio adagio per cui i frastimi tornano indietro e assoldando (a spese della Regione) un team di 10 vecchiette che lavoreranno instancabilmente per fare sa meighina ‘e s’oju (la medicina dell’occhio ndr) a tutta la giunta.

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