Pauroso frontale tra banchi a rotelle a scuola: due alunni in prognosi riservata

TORINO. Non c’è stata certezza – seppur il governo avesse bluffato facendo credere il contrario – sulla riapertura delle scuole in sicurezza. Tra plexiglas, mascherine, classi pollaio si classi pollaio no, dimonios e diaulos (demoni e diavoli ndr), la scuola ha riaperto con centomila interrogativi.

Una nota di merito va al governo che, con una sola mossa, sarebbe riuscito a sperperare in “utilissimi” banchi a rotelle, i soldi che negli ultimi 30 anni si era riusciti a risparmiare assumendo docenti precari per poi licenziarli a giugno non appena non fossero serviti più. Tutto senza che nessuno facesse notare che ci fosse una soluzione molto più semplice ed economica: spostare semplicemente una sedia!

Primo giorno di scuola che non poteva andare peggio di così. Nel capoluogo piemontese infatti due studenti di origini sarde, figli dell’emigrato pattadese Zirominu Zirone, e che avrebbero ereditato dal padre la passione per la velocità, sarebbero stati protagonisti di uno spettacolare incidente, riportando per di più gravi lesioni.

I due giovani, sbattuti fuori dalla porta dalle loro rispettive classi, avrebbero iniziato a gareggiare in stile Fast and Furiu Tokyo Drift, raggiungendo folli velocità ed eseguendo addirittura spettacolari acrobazie alla Travis Pastrana tra una rampa di scale e l’altra. La situazione sarebbe sfuggita di mano quando i due, dopo aver preso direzioni diverse, si sarebbero nuovamente incrociati nel tornante tra la bidelleria e la presidenza: il rispettivo rombo dei banchi non avrebbe permesso ai giovani di captare l’arrivo del compagno, cosa che avrebbe causato un pauroso frontale in piena curva.

Sul luogo dell’impatto si sarebbero subito precipitati alcuni collaboratori scolastici che, impotenti, avrebbero solamente chiamato i soccorsi. I due giovani sarebbero stati rianimati in ambulanza, ma la prognosi sarebbe riservata.

Dopo l’impatto sarebbero sparite anche le rotelle di entrambi “i veicoli”, che i genitori degli alunni coinvolti avrebbero simpaticamente spedito via posta al ministro dell’istruzione affinché se le piazzasse in testa al posto di quelle mancanti.

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