Governo in campo per salvare gli Agnelli a Pasqua: bonifico da 1,5 mld alla FIAT

ROMA. Le pressioni fatte dalle associazioni animaliste negli ultimi anni stanno trovando campo fertile nella politica italiana. Dopo lo storico appoggio alla causa di Brambilla, quest’anno si sono uniti alla battaglia anche Silvio Berlusconi e Laura Boldrini, adottando alcuni agnelli e salvandoli dalla macellazione pasquale.

Inutile dire che dopo l’appoggio da parte di personalità tanto illustri, la vendita degli agnelli da servire sulle tavole degli italiani sia schizzata ai massimi storici, per la felicità degli allevatori. Mentre la società discute, l’appello per la salvaguardia degli animali è arrivato anche ai piani alti, fin dentro le stanze del governo, commovendo profondamente l’entourage del Presidente del Consiglio. “Bisogna fare qualcosa per questi agnelli!” ha tuonato Paolo Gentiloni rivolto al suo gabinetto di ministri (non stiamo parlando di ministri brutti ndr).

Così, dopo aver reperito le risorse al volo (sottraendole a spese di dubbia utilità come sanità e robaccia simile), il governo ha messo mano alla vecchia rubrica abbandonata in un cassetto da su biadu de Andreotti trovando la voce “Agnelli”. “Perfetto, non dobbiamo nemmeno cercare associazioni o fare dei bandi, mandiamo tutti i soldi a questo IBAN e siamo a posto” avrebbe detto il ministro dell’economia mentre effettuava il bonifico online. Peccato, però, che quella voce “Agnelli” non fosse il riferimento di qualche associazione per la difesa degli animali (o più plausibilmente di qualche macellaio che forniva gli agnelli pasquali ad Andreotti), quanto il contatto degli Agnelli, nota famiglia industriale torinese.

Così questa mattina è stata grande la sorpresa agli uffici FIAT quando ci si è accorti del bonifico governativo… una quantità di denaro come non se ne vedeva da anni, manco fossero tornati davvero i tempi di Andreotti! Dal governo, scoperto l’errore, è stato fatto sapere che quei soldi erano stati destinati per salvare gli agnelli ma che in fondo nessuno aveva specificato se dovessero essere gli agnelli intesi animali, o la famiglia con la A maiuscola. “I soldi ormai son versati e pagare 5€ di bonifico per farseli rimandare indietro sarebbe una spesa folle per la tesoreria dello Stato” è stata la linea stampa dell’esecutivo.

Una Pasqua serena quindi per gli Agnelli che dal canto loro hanno annunciato di essere a favore della battaglia animalista per gli omonimi animali e domenica mangeranno capretto.

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