Lega e M5S chiedono inciappuddu per Mattarella: lui li accontenta con governo Cottarelli

ROMA. Ore convulse per la politica italiana dopo che il professor Conte ha rimesso il suo incarico al Presidente della Repubblica. Il veto del Quirinale sulla nomina di Savona all’economia pare sia stata la causa del mancato varo del governo del cambiamento.

Mentre i più maliziosi sostengono che il governo del cambiamento consista appunto nel cambiare 15 posizioni politiche diverse nei 3 mesi trascorsi dalle votazioni (“No ad accordi”; “Si ad accordi ma…”; “Si ok, ma Silvio lo lasciamo fuori?”; “Ok facciamo fuori Silvio ma Solinas non si tocca”; “E porco Giuda, passi che Savona non entri, ma Solinas deve restare”), le forze politiche di quella che doveva essere la maggioranza di governo puntano il dito contro Mattarella.

Secondo Lega e 5 Stelle, infatti, il Presidente si sarebbe spinto oltre i poteri che la Costituzione gli conferisce e, dopo aver vagliato varie opzioni hanno (testuale dal comunicato stampa inviato all’ANSIA) “richiesto ufficialmente  l’impicciu l’impiccemunt s’impiccu l’inciappuddu per il Capo dello Stato, Sergio Mattarella”.

Il Presidente, vista la gravità della richiesta, ha deciso immediatamente di accontentare le due forze politiche con un inciappuddu che –è proprio il caso di dirlo- scriverà la Storia: “Inciappuddu volevate? Millu mì: governo tecnico Cottarelli fresco di giornata, da consumarsi preferibilmente entro Agosto ma che se lo mettete in frigo fino a Gennaio 2019 già vi dura”.

Una misura inusuale che ha lasciato a bocca aperta i leader (e gli italiani a 90) degli schieramenti giallo-verdi che gridano già allo scandalo. Intanto si attende il parere degli esimi costituzionalisti da tastiera che in queste ore dilagano su Facebook, divisi tra sostenitori dell’articolo 90 e 92 e che si stanno dando battaglia sul web a colpi di minacce di rivoluzioni e lotte, seduti allo stesso tavolino del bar con aria indifferente.

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