Manda una lettera minatoria con l’indirizzo per farsi restituire le cartucce. Arrestato

MAMOIADA. Dopo gli incresciosi fatti dei giorni scorsi, quando una maestra che insegna in paese ha ricevuto una lettera minatoria, Mamoiada torna a far parlare di sé per fatti legati a questa vile forma comunicativa. Questa volta, però, con una buona notizia.

È stato infatti arrestato questa mattina Marieddu Littera, imprenditore del paese che viveva appunto grazie alla sua ditta di confezionamento e recapito di lettere anonime e avvertimenti. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per essere stato sorpreso a trappare pneumatici di autovetture, aveva messo su di recente, investendo la sua liquidazione da operaio Telecom, un’azienda che si occupava appunto di intimidazioni su commissione, redazione e consegna lettere minatorie etc. L’azienda lavorava con regolare fatturazione ed era tenuta sotto stretto controllo dall’agenzia delle entrate quando il Littera fu scoperto a mettere Attack in un lucchetto in nero.

Ma la crisi, si sa, non risparmia nessuno ed è stato così che, qualche giorno orsono, il Littera avrebbe scritto una lettera minatoria su commissione allegando alcune cartucce di fucile. Il costo del munizionamento incideva però troppo sui bilanci aziendali e il Littera avrebbe gentilmente richiesto al destinatario della missiva, con un post scriptum a fondo lettera, di rimandare indietro le cartucce all’indirizzo della ditta. Sarebbe stato questo microscopico ed impercettibile dettaglio (oltre al fatto che le lettere del Littera erano sempre scritte sulla carta intestata della ditta) a condurre gli inquirenti sulla strada giusta e a permettergli di catturare l’uomo con un blitz questa mattina all’alba dopo colazione.

Nella sede della ditta sono state trovate numerose lettere anonime pronte da spedire, lucchetti già riempiti di colla, un coltello affilatissimo per pneumatici e un cacciavite riga-fiancate per le autovetture. L’uomo è stato condotto a Badu ‘e Carros in attesa di processo.

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