Nuoro: festeggiamenti per la nazionale degenerano in sfilata per il redentore

NUORO. È esplosa la gioia di tanti tifosi italiani a seguito delle incredibili parate di Gigio Donnarumma, ma ancor più incontenibile sarebbe stata quella di diversi sardi ma anche italiani nel vedere Badore Sirigu sventolare a Wembley la Bandiera dei Quattro Mori. Alcuni tifosi fortemente ascari sarebbero attualmente ricoverati in via precauzionale: uno di loro sarebbe alle prese con una forte e implacabile erezione da ieri sera.

Nel capoluogo barbaricino la rabbia dovuta alle numerose chiusure dell’ultimo anno sarebbe riemersa proprio ieri, quando un gruppo di nostalgici avrebbe fatto notare che un altro anno senza le Festa del Redentore “proprio non andava bene”. Andiamo però con ordine, perché questa affermazione risale già a diverse ore dopo la vittoria dell’Italia ad Euro 2020.

Tutto sarebbe iniziato poco prima della mezzanotte, quando con i festeggiamenti sarebbe sparito il covid dappertutto, varianti comprese: baci, abbracci, zente in giru, piattas pienas, e mascherinas ovviamente, mancu a las pagare, tanto naraiat cuddu semel in anno lecit insanire, ma stavolta dae carrasegare semus passados a s’istiu (ma stavolta siamo passati dal carnevale all’estate).

Nel pieno della pazzia, un anziano di Santu Predu avrebbe detto “se non possiamo festeggiare il redentore, possiamo comunque sparare i fuochi d’artificio”, ed ecco dunque spiegato l’arcano: i famosi fuochi d’artificio per il redentore sarebbero sfociati nell’incendio della collina di Ugolia.

Tuttavia a peggiorare la situazione sarebbero stati i numerosi gruppi folk che, alla vista dei fuochi, sarebbero usciti per la classica sfilata, ma stavolta con il tricolore cucito sul petto, per valorizzare una secolare tradizione sarda ma anche italiana.

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