“Pagati le birre che non ho bevuto in quarantena”: barista diventa milionario

ORUNE. Con la riapertura dei bar abbiamo assistito anche ai primi segni di miglioramento che il virus dovrebbe aver portato nelle persone come insultare Silvia Romano sui social. In diversi bar della penisola alcuni clienti di buon cuore avrebbero addirittura deciso di dare unu corfu ‘e manu (un aiuto concreto) ai propri bar di fiducia. 

È notizia arrivata dal continente infatti che alcuni clienti avrebbero lasciato il cinquantone al barista dicendo con spocchia “teh questi sono i soldi dei caffè che non ho preso in questi due mesi” e, anche in Sardegna, ad Orune nello specifico, non ci si sarebbe voluti far trovare impreparati. 

Per non essere da meno, dopo aver sentito tale notizia, anche l’orunese Badore Punzispartu, uomo noto in bidda per la sua generosità, coerentemente con la sua indole, avrebbe deciso di dare una mano ai baristi del suo paese. Come? Ovviamente facendo il giro di tutti i tzilleri e dicendo loro “sinnami tutu sas birras chi no m’apo buffadu in custos meses” (segnami le birre non bevute in questo mese). Un nobile gesto che avrebbe aiutato diversi gestori a rialzarsi in tempo zero dalla crisi economica. Sappiamo tutti però che a bravu l’an postu sette puntos (che a Bravo gli hanno messo sette punti di sutura nel di dietro), perché quando uno fa del bene c’è sempre qualcuno che se ne approfitta!

Uno dei gestori più furbi del paese, Peppe Mariane, si sarebbe approfittato della generosità dell’uomo facendo calcoli matematici complessi  e aggiungendo alle birre bevute anche le ipotetiche cumbidate. La furbata non sarebbe finita qui perché il numero di birre aggiunte non sarebbe stato preso con i numeri di una giornata normale, ma ipotizzando il numero di clienti dei giorni di Pasqua. Una furbata che avrebbe fatto ammontare la cifra da pagare a circa 5000 euro.

Questo “simpatico” stratagemma sarebbe stato messo in atto dal mariane anche con clienti che non avevano chiesto il servizio di pagamento di ipotetici arretrati, stimando un’emissione di scontrini per merce ipoteticamente consumata che supera il milione di euro.

Intanto, il Punzispartu sarebbe stato visto dirigersi stamane in direzione del bar: c’è chi dice per pagare l’esorbitante cifra e chi invece pensa “pro secare sas costas a su barista” (per spiegare al barista che non è il caso pagare quella cifra ndr). 

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