Solinas: si alla sagra della ciliegia a Bonnannaro, ma non si potranno mangiare

CAGLIARI. Dopo mesi di reclusione e di terrore per il COVID19, finalmente la Sardegna, anche se con qualche incertezza, riparte. Il presidente infatti, dopo aver palleggiato anche per il tema “sagre”, sembrerebbe essersi finalmente deciso a chiarire cosa si potrà e cosa non si potrà fare.

Dopo la diatriba con il sindaco di Milano, alla quale  Solinas no bi l’at mandata pro littera (alla quale il presidente ha risposto a giustamente a tono), finalmente si sarebbe capito cosa si dovrà fare per poter visitare l’isola: unu cazzu niente. Dopo che si erano proposti test su test, applicazioni, autocertificazioni, dimonios e diaulos, il presidente avrebbe tranquillizzato i turisti dicendo loro che da oggi in poi basterà mostrare il certificato di battesimo per poter soggiornare nell’isola. 

Quale occasione  allora se non quella di iniziare con la tradizionale sagra della ciliegia a Bonnannaro? È vero, le sagre sono state tutte annullate, ma il presidente, come già capitato per le spiagge a maggio, avrebbe trovato un escamotage! Se a maggio ci si poteva recare in spiaggia a patto di non zaccarsi a modde (di non entrare a mollo) ora si potrà dare il via alla sagra delle ciliegia, ma non si potrà mangiare il prelibato frutto!

Le rivolte sarebbero già state diverse, ma subito bloccate sul nascere dal presidente e dall’assessore alla sanità: si, sempre lui! Mario Nieddu! Per dimostrare di non aver mangiato ciliegie basterà infatti firmare una autocertificazione nella quale si attesta di non averne assaggiate, l’importante è, nel compilare tale modulo, non lasciare “pigulare” il foglio (non sporcare il foglio col suzzu di cariasa).

Il presidente avrebbe quindi chiesto parere all’assessore Nieddu che avrebbe prontamente risposto: “ci può stare!”

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