Prete mandato via dal paese a caddu a s’ainu, ma l’asino usato è il sindaco

SU BULLONE. Una scena di una fiera Sardegna di altri tempi è accaduta ieri nel paesino di Su Bullone quando il prete locale sarebbe stato mandato via da un paese su tutte le furie e, come vuole la tradizione, sarebbe stato rispedito nella sua bidda a caddu a s’ainu.

Secondo alcune testimonianze, il sacerdote Anghelu Andadicche si sarebbe macchiato di alcune gravi colpe: non uscire mai all’aperitivo durante le festività o, in alternativa, uscire rifiutando ogni sorta di cumbidu preferendo le visite ai malati; avrebbe inoltre obbligato tutti i bambini ad andare a messa la domenica minacciandoli in alternativa di fargli saltare la comunione: ciò ovviamente scatenando le ire dei pastori che avrebbero invece necessità dei figli per mungere anche la domenica mattina e dei genitori dei ragazzi della scuola calcio del paese che erano costretti a posticipare gli orari delle partite perchè il prete si tratteneva in lunghissime omelie ogni volta.

La rivolta sarebbe scoppiata domenica scorsa, quando pastori e dirigenti della squadra di calcio, ritrovatisi senza i figli per via di una messa straordinaria di preparazione alle prime comunioni, sarebbero andati in Chiesa per riprenderseli con la forza; intenzionati inoltre a cacciare via il prete come era di consueto anni orsono.

Sembrerebbe che alla classica frase del ministro di Dio “la messa è finita andate in pace” avrebbero replicato i pastori infuriati: “No bellu be, ses tue chi ti c’andas como” (No bello bello, sei tu quello che dovrà levare le tende ndr). Tutto ciò mentre le bigotte in prima fila facevano sentire i loro fischi di disapprovazione maledicendo i scarileghi che osavano sfidare l’autorità del parroco e scomunicandoli in vece del prete.

L’uomo sarebbe comunque stato trascinato a colletteddu (preso per la collottola) fuori dalla casa del Signore per essere caricato sopra l’asino. Asino che, nell’immediato, non si sarebbe riusciti a trovare.
Tale stasi sarebbe stata presto risolta, però, dall’arguto Bainzu Maleduccadu che, vedendo il sindaco passeggiare e non essendo in buoni rapporti con lui a causa di un lavoro comunale negatogli, avrebbe esclamato “Millu mì cuss’ainu de su sindigu”. La folla avrebbe subito esposto al sindaco come stavano andando le cose, spiegandogli che egli avrebbe dovuto fare da asino e lasciare il paese insieme al prete. Dopo un misero accenno di protesta, sedato subito da uno schiaffo, il sindaco seppur col viso smorto avrebbe accettato l’ingrato compito caricandosi il prete a coddu (in spalla) tra le fragorose risate dei presenti.

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