Berchidda. Rinuncia al Reddito di Cittadinanza per fare il volontario al Time in jazz

BERCHIDDA. Il tanto discusso Reddito di Cittadinanza continua, nel bene e nel male, a far parlare di sé, anche se con gli ultimi avvenimenti politici non sappiamo come andrà a finire anche per questa misura che, comunque la si voglia vedere, ha evitato che molti italiani finissero pro si mandigare sos pes de sa banca (i piedi del tavolo ndr).

Se pro cussu ballalloi di Flavio Briatore il Reddito di Cittadinanza eviterebbe a molti giovani sfaticati di voler andare a lavorare senza giorno libero, 23 ore su 24 (e magari con contratto part time), un giovane ragazzo di Berchidda lo avrebbe zittito alla grande proprio in questi giorni.

Alle porte del Festival Time in Jazz che arriva quest’anno alla sua no m’ammento cale edizione, un giovane tutt’altro che fadigosu avrebbe deciso di rinunciare ai benefici del Reddito di Cittadinanza per entrare a far parte della famiglia Jihadista dei volontari dell’associazione. Una scelta che subito, oltre a zittire Briatore, avrebbe fatto discutere tota sa bidda (tutto il paese ndr), soprattutto i genitori del ragazzo. Questi ultimi infatti nella loro decennale esperienza di volontari avevano giurato a Santu Sebustianu (patrono del paese), di non fare più nemmeno una manialia (niente gratis ndr) per il Time in Jazz, “dae a mie no b’an a bidere pius mancu unu tubetto de burro, nudda”, avrebbe esclamato il padre.

Tuttavia il ragazzo, visto il disperato appello del Time in jazz su Facebook, volto a convincere i meno esperti che l’esperienza di volontariato riempia l’anima, oltre che i testicoli, avrebbe deciso di lasciare il RDC e di lanciarsi in questa nuova avventura!

Sarà l’ispettorato del lavoro a valutare se al giovane, in fin dei conti, non convenisse farsi sfruttare direttamente nei locali di Flavio Briatore.

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