Sardegna. Calano gli spari ai cartelli: “non vogliamo rovinare adesivi contro Giulini”

CAGLIARI. La serie B è arrivata inesorabile per il Cagliari e per i suoi tifosi. Un tracollo senza precedenti per una squadra che ad oggi non ha alcuna certezza, se non quella, se si dovesse continuare in questa direzione, di retrocedere anche nella prossima stagione; il tutto mentre parte dell’organico, come avevamo preannunciato, avrebbe lasciato la Sardegna per approdare alla corte di Silvio Berlusconi.

I tifosi non hanno perso tempo per far sentire le proprie ragioni, ed infatti proprio in questi giorni la città si sarebbe risvegliata tappezzata di adesivi (di dimensione variabile) con apposta la scritta “Giulini vattene”. Adesivi che, partendo da Cagliari, si sarebbero diffusi un po’ in tutue a macchia di leopardo, finendo per sovrascrivere tutta la segnaletica stradale di parte dell’isola.

I “poster” infatti sarebbero stati appiccicati ai cartelli stradali, senza nessun tipo di conseguenza per gli automobilisti e la viabilità locale, visto che questi ultimi, ormai, non li guarda e rispetta più nessuno (ca sun totu attaccados a cussu diaulu de cellulare ndr).

Gli unici ad avere ancora un occhio di riguardo per la segnaletica (non stiamo parlando dell’ANAS, né tantomeno dei vari comuni sardi) sono coloro che da anni praticano o sport del tiro al cartello, sport sempre molto in voga nell’isola anche tra le nuove generazioni di balenti. Tuttavia a seguito dell’affissione dei manifesti contro il presidente Giulini tale disciplina, secondo i dati dell’istituto di sanità ANAS, sarebbe calato del 70% in su cabu de giosso e dello 0 % nella città di Sassari.

Le ragioni di questa diminuzione sarebbero da ascrivere al fatto che anche i tiratori più ignoranti hanno a cuore il Cagliari Calcio e dunque preferirebbero non rovinare il messaggio riservato al presidente Giulini con le loro fucilate. ANAS ringrazia!

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