Scienziato prova che l’invisibilità esiste ricordando il mandato di Francesco Pigliaru

CAGLIARI. Se il primo desiderio fantascientifico degli uomini è sempre stato quello del viaggio nel tempo, il secondo è sicuramente quello dell’invisibilità; pratica che, fino a qualche anno fa, pareva irrealizzabile. Tecnica che, qualora venisse resa pubblica, permetterebbe a gran parte dell’umanità di saziare – almeno con gli occhi – gli appetiti più reconditi della libido, come ben sa Barore Imporradu, che lo scorso anno intervistò la bella Martina Smeraldi per voi.

Uno scienziato sardo, Matteu Diafanu, avrebbe dimostrato in tempi recenti che l’uomo non è capace di guardare oltre le proprie scarpe. Secondo quest’ultimo infatti, i sardi avrebbero avuto negli ultimi anni una prova concreta dell’invisibilità: il mandato del presidente Francesco Pigliaru. Si, lo sappiamo che molti di voi si chiederanno, a ragione, “chie c*tzu est” (chi diamine sia ndr): la risposta al quesito è infatti tutta qui!

Secondo su duttore, il Pigliaru sarebbe diventato invisibile già il giorno successivo alla sua elezione, perché da allora nessuno avrebbe più sentito parlare di lui. Solo nel 2019, eletto il presidente Solinas, qualcuno si sarebbe chiesto chi ci fosse al governo e cosa avesse fatto di concreto: una domanda che tutt’oggi non trova risposta. Lo scienziato, approfondendo tale fenomeno, avrebbe compreso che il potere dell’invisibilità sia strettamente collegato a quello dell’ozio, ma ci vorrà ancora qualche anno per poterne bogare a pizo la formula, affinché qualcun altro (si spera non in regione) possa utilizzare la formula per diventare invisibile!

La Regione Sardegna però, è abbastanza sfortunata, visto che l’attuale giunta non avrebbe avuto il dono dell’invisibilità del presidente uscente, ed i risultati sono noti a tutti. Sarà probabilmente necessaria una Damnatio Memorie per dimenticare questi ultimi! Era forse meglio l’invisibilità? “Ai posteri l’ardua sentenza” diceva Piero Manzoni… ah no! nudda, cussu fit cussu de sa melda! Volevamo dire Alessandro Manzoni.

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