“Pensavamo fossero segnali per la pinella”. Anziano colto da malore rischia la morte

NULVI. Tragedia sfiorata a Nulvi pochi giorni orsono: la comunità è ancora incredula per l’accaduto e stenta a trovare una spiegazione. Andiamo con ordine: era una sera come tante e una tranquilla comitiva di vecchietti stava giocando la sua solita partita di pinella presso un locale del paese; tra loro anche Antoni Malannu, arzillo centenario del paese, e il suo compagno di mille avventure Giuanne Abbistu.

La partita sembrava procedere bene e i due compagni, facenti parte della stessa squadra, si scambiavano impercettibili segni per comunicarsi quali carte avessero in mano… fino al momento della tragedia: Malannu sarebbe stato infatti colto da un malore e avrebbe cominciato a gesticolare (anche in maniera abbastanza plateale) chiedendo aiuto, senza però rendersi conto che tutti i gesti che stava facendo rappresentavano un chiaro messaggio per il compagno: “cala tutto che alla prossima mano la chiudo doppia”. Il sospetto che qualcosa non andasse è arrivato quando (e da qua lo sconcerto della comunità) l’uomo avrebbe scartato la pinella nel disperato tentativo di attrarre l’attenzione su di sé: obbiettivo raggiunto: il compagno Abbistu sarebbe stato colto da un infarto fulminante dopo essere sbiancato, gli avversari avrebbero esclamato “Una pinella scartata? questa volta morite tiu Anto’!” attirando l’attenzione di tutto il bar che si sarebbe avvicinato al tavolo per assistere a tale rarità di evento.

Fortunatamente per i due –che ormai rischiavano la morte- qualcuno avrebbe chiamato i Carabinieri ritenendo che scartare una pinella fosse reato. Solo con l’arrivo delle forze dell’ordine ci si sarebbe accorti del malore di Malannu e dell’infarto di Abbistu e sarebbero stati allertati i soccorsi. Il rapido intervento del 118 e il ricovero di entrambi gli uomini ha fortunatamente evitato conseguenze che potevano essere ben più gravi. I due se la caveranno con un mese di cure in ospedale e sono stati collocati in due letti vicini per poter affinare la loro intesa pensando a gesti più chiari in caso di malore.

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