INPS mette le slot machine alle poste per recuperare in fretta i soldi delle pensioni

ROMA. A votazione segreta della gran loggia, così come già ci aveva raccontato Fantozzi, l’INPS si è trasformata da Istituto Nazionale Prevenzione Sociale in Istituto Neutralizzazione Parassiti Sociali, ed è sempre alla ricerca di nuovi modi per fregare i venerandi pensionati italiani.

Proprio da uno dei più loschi figuri, il gran professor Carlo Maria Alberigo De Bricconis, un lestofante di gran carriera, sarebbe arrivata l’idea di sfruttare la particolare sete di gioco dei poveri pensionati per recuperare un po’ di quattrini: la grande pensata è stata di inserire negli uffici postali (dove ad inizio mese orde di candidi vecchietti si riversano per ritirare la misera pensione) delle slot machine in cui rischiare tutti i soldi ritirati (nella speranza che si moltiplichino) facendoli così tornare rapidamente nelle casse dell’INPS.

Immediata la protesta del Sindacato degli Spacciatori Autonomi che perderebbero gli introiti derivati dalla droga chi i ragazzi acquistavano coi soldi regalatigli dalle nonne; preoccupati anche i figli degli interessati che non potranno scannarsi per l’eredita e conseguentemente i dentisti che in queste occasioni sono chiamati a riattaccare i denti persi durante queste risse.

La soluzione è stata risolta comunque risolta in maniera conveniente per tutti: la droga invenduta verrà acquistata per i festini della Gran Loggia, mentre gli eredi potranno liberamente scannarsi per non accollarsi i debiti dei genitori.

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