Tormentone Ezio Bosso: sui social scatta la gara a “io lo conoscevo già da prima”

PUNTA BALISTRERI. Ezio Bosso, pianista e compositore torinese, sta conoscendo in questi giorni un vero e proprio momento di gloria e popolarità in seguito alla sua recente apparizione al Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Numerose persone hanno infatti voluto approfondire la conoscenza del repertorio del Maestro, incuriosite dalla sua bravura mostrata in TV e, soprattutto, prese per sfinimento dal tam-tam venutosi a creare sui social network.

I cronisti di Radio Limbara, che su Facebook ci passano le giornate a rubarsi lo stipendio anziché lavorare, non potevano non notare che, come spesso accade a queste fugaci star che tengono banco suoi social per qualche settimana prima di tornare nell’oblio, anche per il Maestro è scattata la gara al “Tutti ad ascoltare i brani del Maestro Bosso, io lo conoscevo già da prima di questo boom”. Queste frasi sono ovviamente volte a contraddistinguere coloro che posseggono una vera cultura musicale e che tendono sfoggiarla platealmente, sottintendendo che tutti gli altri siano una massa di pecore ignoranti… sebbene questi soggetti ignorino che alle altre persone non gliene freghi una mazza di tutto ciò e vorrebbero solo ascoltare della buona musica.

La gara ha comunque preso il via e tutti cercano di accaparrarsi il loro momento di gloria passeggera: tra chi lo ascolta da 5 anni, chi ci ha suonato insieme, chi aveva scaricato per sbaglio un suo brano mentre cercava pornazzi su internet e chi si vanta di essere l’ostetrica che lo avrebbe fatto nascere (e provate a conoscerlo da prima di lei se ci riuscite!), la rete pullula di grandi intenditori da bar che da dopodomani riprenderanno la solita routine del “Bosso chi?”.

Raggiunto dai nostri inviati, il Maestro Bosso ha ampiamente disquisito con noi su vari temi legati al mondo della musica (perché noi ne sappiamo davvero… circa) e, punzecchiato da una nostra domanda sul recente presunto caso di plagio Subsonica-Morricone, ha chiuso in bellezza con la frase che lo ha reso famoso anche a Sanremo: “La musica non è bella se non è litigarella”

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