Boati nel mare della Gallura: è smaltimento di rifiuti radioattivi tramite esplosione

OLBIA. Boati, piccole scosse e tremori hanno attraversato questa mattina, intorno alle 13:40 tutta la Gallura, fino ad essere percepiti fino a centri interni come Buddusò e perfino alle porte della Baronia, a Budoni. Immediate le reazioni dei cittadini sui social network per capire di cosa si trattasse: qualcuno parlava di scosse telluriche, qualcuno di sbancamenti di colline per la costruzione della Olbia-Sassari, qualcuno di vecchi ordigni bellici fatti brillare in mare.

È stato appurato che si sia trattato di esplosioni, ma non di smaltimento di ordigni bellici, come comunicato dalla capitaneria. Le deflagrazioni parevano infatti seguire una linea quasi retta, come una rotta navale e questo ha insospettito i nostri cronisti che si sono messi all’opera, arrivando a conclusioni a dir poco raccapriccianti: unendo con una linea i punti in cui sono avvenute le esplosioni e facendo la stima di un ipotetico battello che percorresse la rotta, è stato individuato al largo delle coste di Orosei un sottomarino da guerra americano. Nessuna esercitazione risulta però comunicata al Ministero della Difesa.

Da un’analisi delle acque attraversate dal sottomarino è stata rilevata una grande quantità di rifiuti di tipo organico ad elevatissima radioattività. Si aprono a questo punto diverse possibilità: i sottomarini americani sarebbero dotati di sistemi di rapida espulsione di rifiuti radioattivi, qualora questi confluissero nelle cisterne di scarico: ciò consente al battello di continuare la navigazione, eliminando il pericolo radiazioni per l’equipaggio. Una volta espulsi, questi materiali radioattivi vengono poi fatti brillare con apposite cariche per rendere più difficoltosa l’individuazione del battello.

Le ipotesi più accreditate parlano quindi di perdite al reattore del sottomarino o ad un tentativo di sabotaggio del battello che avrebbe innescato i meccanismi di autodifesa facendo quindi espellere e, successivamente, brillare il materiale radioattivo. Un’altra raccapricciante ipotesi, fornita dall’ANO (Associazione Nazionale Osservatori), che si occupa di controllare le coste italiane, sarebbe quella di smaltimento illegale di rifiuti radioattivi, dopo il diniego da parte dell’Isola di ospitare il nuovo deposito nazionale unico di rifiuti pericolosi.

Seguiranno aggiornamenti

AGGIORNAMENTO: Secondo le ultime segnalazioni, forti valori di radioattività sono stati segnalati anche al depuratore di La Maddalena e i nostri inviati hanno scoperto che ieri si è tenuta una cena di gala per l’equipaggio del sottomarino americano a base di pecora bollita, fagioli e vino nero. Il materiale radioattivo sarebbe quindi riconducibile agli intestini dell’equipaggio che stanno passando una giornata di fuoco nei bagni del battello. L’emersione nei pressi di Orosei è stata infatti confermata dal Ministro della Difesa americana che ha affermato che si è dovuto provvedere ad una rapida risalita in superficie per cambiare l’aria all’interno del sottomarino, ormai divenuta irrespirabile

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