Mamoiada punta sulla natura selvaggia: dopo “sas tappas”, arriva “Sas tuppas in Mamujada”

MAMOIADA. Diversificare l’offerta turistica presentando ai visitatori scorci inesplorati e mai raggiunti dal turismo di massa. Mamoiada scommette sull’offerta turistica e amplia il calendario eventi con una nuova iniziativa sulla scia delle già notissime “tappas in Mamujada”, evento del circuito di Autunno in Barbagia. L’evento de Sas Tappas (che si svolgerà tra pochi giorni) riempie infatti all’inverosimile il centro barbaricino e non manca di dispensare emozioni dal sapore campagnolo al famoso pub agricolo, ma Mamoiada è anche altro.

L’idea è quella di valorizzare il patrimonio naturalistico e archeologico delle campagne del paese ed è così che sas Tappas hanno trovato una riedizione e rivisitazione in chiave campagnola nel nuovo evento “Sas Tuppas de Mamujada”. Oltre che portare i turisti nelle campagne, l’iniziativa servirà anche per la riqualificazione di zone degradate, come ci hanno spiegato gli organizzatori: “Molto spesso sas tuppas sono sottovalutate o svilite: vengono utilizzate da coppiette che ci si imboscano, utilizzate come bagni o perfino colpite dal piombo dei fucili quando qualche animale ci si rifugia dietro in corsa. Noi vogliamo dire basta a tutto questo (tranne che per le coppiette) e portare i turisti a visitare i nostri fantastici cespugli multiuso”

L’iniziativa ha trovato unanimi consensi e potrebbe diventare un interessante progetto pilota per ampliare l’offerta proposta da Autunno in Barbagia. I tecnici della Regione metteranno al vaglio l’evento per valutarne infatti la replicabilità negli altri comuni del circondario. La data è ancora in fase di definizione ma il comitato organizzatore punta con ottimismo a coprire i due giorni successivi a sas tappas in modo da agevolare i turisti che vogliano partecipare ai due eventi con un pacchetto viaggio unico.

Scettici i paesi del circondario che si rimproverano di non aver pensato da prima ad una simile iniziativa per accaparrarsi fasce turistiche molto promettenti e che potrebbero portare sul territorio numerose presenze anche durante la bassa stagione. Aspettiamo dunque aggiornamenti su quello che si presenta come l’evento novità dell’anno nel panorama del turismo sostenibile sardo

 

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