Sardegna italianizza toponimi per favorire i continentali: “Bulzi” diventerà “Polsi”

BULZI. Quella dell’italianizzazione non è una pratica nuova, ma un espediente ampiamente collaudato in epoca fascista, quando lo stato centrale aveva bisogno di imporre la sua visione italiano-centrica e un nazionalismo esasperato volto ad annichilire e cancellare ogni tipo di regionalismo.

Tra le italianizzazioni più vincenti ci teniamo a ricordare Norghiddo, che divenne Norbello, oppure Golfo de li Ranci (Ranci = granchi), Golfo Aranci, nonostante in loco, forse, non ci arrivassero nemmeno i piedi del milese chi contaiat sos aranzos cun sos pes. La questione sembra però tornata alla ribalta, perché l’associazione dell’ISCDT (I sardi campano dai turisti), avrebbe notato come molti turisti abbiano serie difficoltà a ricordare, nonché pronunciare, molti toponimi autoctoni: tutto ciò porterebbe questi ultimi a venire esclusi spesso dalle tappe estive dei salvatori dell’economia sarda. Tra i salvatori della nostra patria annoveriamo il milanese che a San Teodoro chiese al barista “le paste del giorno prima”, oppure quello che a Badesi fece sporcare il coltello al macellaio per tagliare una singola fettina da poter impanare.

Per mediare con i continentali meno pascenscili (con meno pazienza ndr) sarebbe stato interpellato il linguista Totoi Limbipiccu che, in accordo con alcuni colleghi studiati, avrebbe deciso di dare un contributo importante all’ISCDT, andando ad italianizzare diversi toponimi: Abbasanta, come si poteva facilmente comprendere diverrà AcquaSanta; Torralba diverrà Ancora Alba (diventando un nome composto); Noragugume diverrà Cetriolo (vista la somiglianza fonetica del toponimo con l’ortaggio).

Tra i paesi dell’Anglona invece il meno compudato (calcolato) dai turisti è il paese di Bulzi, 500 anime si bi arrivin (se ci arrivano ndr), ma molti luoghi interessanti da visitare a livello paesaggistico e culturale, penalizzato però proprio per via del suo toponimo, troppo difficile da ricordare per il popolo italiota. Il limbipiccu dunque, gran conoscitore della lingua sarda, ci avrebbe messo 0.001 secondi per tradurre il toponimo e renderlo facilmente fruibile: Bulzi diverrà pertanto “Polsi”.

Lo studioso sembrerebbe ora sparito dalla circolazione quando, dai piani alti, gli sarebbe stato chiesto di tradurre le località di Giagazzu e Figaruja!

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