Craniata contro la statua del santo: “Diaulu chi t’a criadu”. Linciato dalle bigotte

BALASCIA. Ancora incredula la piccola comunità gallurese eretta sui mastodontici contrafforti del Limbara. Domenica mattina, secondo le ricostruzioni, Ciccheddu Frastimu si sarebbe recato alla messa settimanale come suo solito, sebbene con svariati minuti di ritardo. Nella fretta di prendere posto a sedere, il Frastimu, sarebbe entrato in chiesa a testa bassa e passo spedito non accorgendosi della statua del santo che il parroco aveva collocato vicino all’acquasantiera per accogliere i fedeli. Proprio in un momento di silenzio si sarebbe sentito l’eco della epica craniata del Frastimu contro la statua, che ha riempito la chiesa distogliendo l’attenzione dei presenti dalla funzione.

Alla craniata sarebbe seguito un sonoro “Diaulu chi t’a criadu!”, scappato al Frastimu involontariamente. La frase avrebbe fatto andare su tutte le furie il club-ultras delle bigotte della zona che era appaiato nei primi banchi. La capo ultras si sarebbe alzata spedita borsetta, greffa e tottu con la borsetta (seguita dalle altre) e si sarebbe diretta verso Frastimu colpendolo ripetutamente con la borsa che sfortunatamente era piena di caramelle pietrificate da regalare ai bambini (residuo delle scorte acquistate per i morti morti del 1987).

Frastimu ha riportato diverse contusioni e una frattura costale giudicata guaribile in 30 giorni. Il prete è stato invitato dall’ufficio tecnico comunale a collocare la statua in un’altra posizione per evitare futuri intralci alla messa

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