Studente ERSU malu a ghirare dorme fuori e perde la stanza a Sassari

SASSARI. Ancora un volta impeccabile l’Ente Regionale allo Studio Universitario di Sassari (ERSU) ai tempi del COVID19: prima con lo svuotamento delle residenze a tipu 0,66 di Ichnusa in Sardegna con 40 gradi all’ombra, poi con altre incredibili regole prese come esempio dai più grandi cabarettisti di paese.

È notizia di pochi giorni fa che una studentessa straniera abbia perso il suo diritto all’alloggio per aver trascorso una notte fuori casa; regola da poco entrata in auge e che rischia di lasciare deserte le residenze universitarie del capoluogo. Oltretutto, tale regola, era stata inserita nel regolamento in sanscrito, ma traslitterata in alfabeto cirillico per una più facile lettura.

Nella giornata di ieri sarebbe stato posto un sensor nelle varie camere degli studenti per vedere e capire se avessero o meno fatto rientro in alloggio, il tutto creando qualche noia ai poveri portinai, “colpevoli” ogni volta di dover spiegare ai residenti le varie regole di merda  opinabili dell’Ente.

Diversi sarebbero stati gli studenti che, all’ora del coprifuoco, si trovavano fuori dalla residenza: chi in giro, chi dalla propria compagna, chi dall’amante, chie buffende, ecc ecc. Avvisati però dai propri amici e, visto lo spiacevole caso della studentessa già sfrattata, avrebbero fatto tutti in modo di rientrare a casa alla velocità della luce.

Solo uno studente del goceano, Bore Ghirademicche, uscito senza cellulare, non sarebbe stato avvisato dai compagni. Il giovane, ormai trentaquatrenne e fuoricorso di 10 anni, sarebbe uscito per un aperitivo impegnativo che lo avrebbe visto presentarsi alla residenza solo a mezzogiorno, dove, a sorpresa, avrebbe trovato il frisciu della camera cambiato.

Per rimediare la delusione il ragazzo a avrebbe allora deciso di ripiegare verso la mensa universitaria, per mangiare un piatto caldo e pensare un po’ al da farsi. A sorpresa però avrebbe trovato il suo piatto coveccato (ribaltato) in quanto, essendo espulso, non avrebbe avuto più diritto nemmeno alla mensa.

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