“Balla per me” incita a caccia al cinghiale: animalisti denunciano Ferro e Giovanotti
ROMA. Guai giudiziari per Tiziano Ferro e Lorenzo Giovanotti in seguito all’uscita della nuova canzone in collaborazione “Balla per me”. Il titolo ed il testo della canzone non sarebbero andati giù alla Associazione Sarda di Tutela dei Maiali Agresti presieduta dall’avvocato Antoni Sirboni.
“Il testo della canzone è chiaramente scritto dal punto di vista di un cinghiale, ad esempio l’inizio “Domani partirò di notte, ma senza commentare” o ancora “E tu corri, corri ma corri meno, corri invano”. Il ritornello invita quindi i cacciatori a tirare a balla ai cinghiali, recitando “balla per me””.
È su questi presupposti che si basa la denuncia dell’associazione animalista che vede la canzone con un invito degli stessi cinghiali a farsi sparare addosso, configurando il reato di istigazione all’odio e alla violenza e maltrattamento di animali. Il giudice Antoni Notilafattopassare ha rifiutato le richieste di archiviazione presentate dal PM, Pedru Lassistare, rinviando a giudizio i due artisti.
La prima udienza di terrà a Roma tra circa un mese, alla presenza di numerosi cinghiali feriti in questi giorni e che hanno fatto sapere di voler intentare una class action contro la coppia di cantati, per fargli passare lo spirito di scherzare su queste robbe delicate.