Scrive “ʍ Salvini” sulla facciata per farsela ritinteggiare dalla polizia

 

SASSARI. “Un investimento”: così lo ha definito l’autore, Antoni Mazzone. Una furbata? Una provocazione? Una scommessa? Questo non lo sappiamo; sappiamo soltanto che l’idea avuta da un cinquantenne di Sassari ha qualcosa che unisce genio e pazzia.

Grande eco hanno avuto in questi giorni le notizie relative alla rimozione da parte della polizia di alcuni striscioni rivolti contro il ministro Salvini in occasione dei suoi comizi. Altrettanto eco ha avuto la campagna con cui comitati di cittadini invitano tutti ad esporre la propria contrarietà alle posizioni e alle politiche del vice premier, scrivendo con la vernice su drappi e lenzuola per poi appenderli al di fuori di finestre e balconi. In vista delle elezioni comunali del 16 Giugno e di una probabile visita di Salvini a Sassari, il nostro uomo ha deciso di aderire in pieno alla campagna, aggiungendo però un pizzico di originalità e cionfra tutta sassarese: il Mazzone si è limitato a scrivere un -non troppo originale- “ʍ Salvini” ma, anziché su un comune striscione, direttamente sulla facciata della propria abitazione.

La scritta, di dimensioni mastodontiche, copre l’intera parete e per cancellarla non esiste altra soluzione se non quella di tinteggiare tutto a nuovo. “Ho già scelto il nuovo colore -ha dichiarato l’uomo- e comprato secchi di tinta, pennelli e rulli: ora non mi resta che aspettare l’intervento della polizia e la cancellazione della scritta per avere una facciata rifatta di fresco”.

Il rischio che il lavoro possa toccare all’uomo è concreto, ma Mazzone ha già pensato a tutto e alle prime luci di questa mattina è partito per un soggiorno di due mesi alle Hawaii, in modo da non correre rischi. La scritta sarà cancellata? Chi effettuerà le operazioni? Secchi, rulli e pennelli sono in bella vista vicino all’abitazione dell’uomo: qualcuno si sobbarcherà il compito della tinteggiatura o la mandronia prevarrà e la scritta continuerà a decorare la facciata del palazzo per gli anni a venire, magari diventando parte integrante dell’arredo urbano?

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