Cassazione: lecite le fucilate a sale contro chi fa battute “bambas”

ROMA. Può sembrare un gioco di parole, ma tirare una fucilata a sale per aggiustare la sapidità di alcune battute non è reato. Lo ha deciso stamane la Cassazione con una sentenza che farà storia; roba che proprio beminde decreto sicurezza e legge sulla legittima difesa.

Tutto nasce dalla causa intentata da Giuanne Asciuttu (noto insipido per le sue battute prive di sale) contro Pedru Giuanne Barore Maria Aghedadu, noto nell’ambiente per la sua poca tolleranza a battute di ogni genere. Durante un dopo-caccia l’Asciuttu aveva infatti detto all’Aghedu l’antica barzelletta “un uomo entra in un caffè: splash”; l’Aghedu si era a stento trattenuto dal prenderlo a schiaffi e, in seguito, raggiunta la propria vettura, aveva estratto il fucile caricandolo a sale grosso e, puntandolo contro il deretano del contendente con la minaccia che “ti lu fatto passare ‘eo su visciu de narrer cosas bambas” (te lo faccio passare io il vizio di dire cose insipide ndr), avrebbe in seguito scaricato l’arma sulle chiappe dell’Asciuttu.

Durante il dibattimento della causa scaturita in seguito alla denuncia dell’insipido, l’Aghedu si sarebbe giustificato dicendo che il suo intento non era quello di ferire l’avversario, quanto di aggiungergli la giusta quantità di sale in corpo, in modo da impedirgli di proseguire la sua carriera da propinatore di barzellette insipide come il fango.

Il giudice è stato convinto dalla giustificazione fornita dall’uomo, dandogli pienamente ragione e -anzi- legalizzandone il gesto e incoraggiando quella che -siamo sicuri- si confermerà come la tendenza dei dopo caccia e serate al bar 2019-2020.

NOTA DI REDAZIONE. Lo stagista chena pagadu che ha redatto questo articolo bambu che ludu è stato raggiunto da una fucilata a sale appena uscito dall’ufficio del direttore

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